CAPITAL GROUP: Opportunità d’investimento nel settore bancario
Le banche sono un elemento centrale dell’universo investment grade e rimangono un’importante posizione sovrappesata nei portafogli investment grade. Questa strategia si è dimostrata vincente, con il settore che ha conseguito i risultati più elevati all’interno dell’indice Bloomberg Global Aggregate corporate da un anno all’altro. All’inizio del 2024, lo spread tra titoli finanziari e non finanziari ha raggiunto il livello più alto dal 2013.
Da gennaio, il contesto macroeconomico relativamente benigno ha visto ridursi questo spread. I dati di JP Morgan mostrano che lo spread corretto per la duration tra i due titoli è sceso a 11 punti base (bps), un livello visto per l’ultima volta nel luglio 2022. Nonostante questi ottimi risultati annuali, continuiamo a trovare opportunità in tutto il settore in Europa, Asia e Stati Uniti. Nel mercato statunitense, stiamo trovando opportunità sia nei grandi centri monetari che nelle grandi e medie banche regionali.
Banche d’investimento
I fondamentali delle banche d’investimento sono solidi e, sebbene si sia ridotto, il settore continua a offrire uno spread aggiuntivo rispetto agli industriali. Se lo scenario di soft-landing/no-landing continuerà a verificarsi, è possibile un’ulteriore compressione dello spread rispetto ai titoli industriali. Un fattore chiave che ha portato all’allargamento degli spread bancari negli ultimi anni è stato l’aumento delle emissioni durante la pandemia. Prevediamo che nei prossimi due anni le emissioni si normalizzeranno. A sua volta, ciò dovrebbe sostenere gli spread. Oltre ai solidi fondamentali del settore, questo scenario tecnico in miglioramento sostiene la nostra visione positiva sul settore.
Banche regionali
Le banche regionali continuano a offrire spread più elevati rispetto alle grandi banche investimento dopo il crollo della Silicon Valley Bank (SVB) nella primavera del 2023. Prima della crisi, le grandi banche regionali, come PNC Bank, erano tipicamente quotate con spread più bassi rispetto alle banche d’investimento, mentre le banche regionali di medie dimensioni erano sostanzialmente in linea. Una delle principali preoccupazioni sollevate dal 2023, e che quindi ha contribuito in modo determinante allo spread aggiuntivo, è stata l’esposizione del settore agli immobili commerciali (CRE). Riteniamo che i rischi associati al CRE siano gestibili e che il settore abbia solo un’esposizione minima al CRE degli uffici, l’area principale di preoccupazione.
Inoltre, i fondamentali del settore sono solidi e dovrebbero continuare a migliorare nei prossimi due anni, in quanto le normative più severe aumentano la liquidità, il capitale e la qualità dei depositi.
In prospettiva, il calo delle emissioni e le minori preoccupazioni per l’aumento dei tassi e l’esposizione ai CRE dovrebbero consentire di ridurre l’attuale spread più elevato rispetto ai centri monetari. Alla luce di queste prospettive positive, manteniamo un’allocazione sovrappesata alle banche regionali.