I fondi sanitari in Italia

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Quale è lo stato della sanità integrativa in Italia ?  Così come viene evidenziato nel recente Rapporto sugli investitori istituzionali di Itinerari previdenziali  gli ultimi dati dell’Anagrafe del Ministero della Salute indicano per l’anno fiscale 2022 (elaborato nel 2023), 324 Fondi attestati, 10 in meno rispetto a quelli dichiarati nel 2021, il che, considerando un aumento dei fondi di natura contrattuale, indica che per un numero imprecisato di fondi l’attestazione non viene fatta ogni anno.

Dei 324 soggetti attestati, 311, ovvero il 96%, sono Casse sanitarie e Società di Mutuo Soccorso mentre i restanti 13, pari al 4%, sono “Fondi integrativi del Servizio sanitario nazionale”
Quanto alla forma giuridica dei fondi sanitari, il 79,7% circa ha scelto la configurazione dell’associazione non riconosciuta a norma dell’articolo 36 del codice civile senza personalità giuridica; il 16,5% ha assunto la configurazione di Società di Mutuo Soccorso, enti senza fini di lucro che perseguono finalità di interesse generale sulla base del principio costituzionale di sussidiarietà attraverso l’esclusivo svolgimento in favore dei soci e dei loro familiari conviventi (di attività sociosanitarie; possono ottenere la personalità giuridica e possono diventare Enti del Terzo Settore (ETS) come Associazioni o come Associazioni di Promozione Sociale, ottenendo le agevolazioni generali mantenendo però le agevolazioni per le Società di Mutuo Soccorso; il 2,2% sono associazioni riconosciute a norma dell’articolo 12 e seguenti del codice civile mentre solo l’1,6% ha assunto la forma della Fondazione

La sanità integrativa intermediata dalle “forme sanitarie” (fondi, casse e sms) pesa in ogni modo ancora troppo poco, il 12% sull’intera spesa privata per la salute valutata in circa 48 miliardi mentre il grosso della spesa è Out Of Pocket, cioè, di tasca propria dei cittadini