NS Partners: Italia e Spagna potrebbero essere fra maggiori beneficiari easing Bce

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Il recente taglio dei tassi della BCE giunge in un momento delicato per l’economia europea, che sta affrontando sfide complesse. Sebbene l’obiettivo della banca centrale sia quello di perseguire la stabilità dei prezzi, gli effetti delle sue politiche potrebbero non essere uniformi. Se alcuni settori, come quello dei servizi, potrebbero beneficiarne più direttamente, altri, come l’industria manifatturiera, potrebbero risentirne meno.

I dati di agosto dell’S&P Global Europe Sector PMI mostrano che solo otto dei venti settori monitorati hanno registrato una crescita, segnalando una fragilità diffusa. In particolare, la spaccatura tra il settore manifatturiero, in contrazione, e quello dei servizi, che mostra una maggiore resilienza, è sempre più marcata. Il comparto manifatturiero europeo, con la Germania in prima linea, continua a registrare performance deludenti: l’indice HCOB manifatturiero della Germania è sceso da 44,4 a 40,8 ad agosto, segnalando una domanda estera in forte contrazione e il peggior risultato dal giugno 2020. Da notare la performance dell’automotive, che si conferma il settore più debole. Anche sul fronte occupazionale, le differenze tra i settori sono evidenti: mentre la manifattura ha ridotto il personale, i servizi hanno continuato ad aumentare gli organici, segno di una dinamica economica divergente. Questo suggerisce che il taglio dei tassi della BCE potrebbe avvantaggiare i servizi rispetto all’industria, che continua a soffrire la debolezza della domanda globale.

Paesi come Italia e Spagna, più orientate verso il settore dei servizi, potrebbero essere tra i principali beneficiari della politica monetaria espansiva. Il turismo, i settori legati al benessere stanno dimostrando una sorprendente resilienza, con consumi in crescita, e il minor costo del credito potrebbe accelerare questa tendenza. Secondo alcuni economisti, l’Italia potrebbe addirittura spodestare la Germania nel ruolo di motore dell’Europa. Dal nostro punto di vista, risulta conveniente puntare su settori come quello dei servizi finanziari, con un sistema bancario europeo che si sta dimostrando stabile e in crescita. Anche se, il recente taglio dei tassi della BCE costringerà le banche a rivedere i propri modelli di business, focalizzandosi su aree come la gestione patrimoniale e i servizi di consulenza, riteniamo possa performare bene. Ad ogni modo, è fondamentale adottare un approccio diversificato, soprattutto in un contesto dinamico come quello attuale, valutando attentamente l’opportunità di investire in obbligazioni. La BCE, pur continuando a perseguire la stabilità dei prezzi, dovrà essere monitorata attentamente, poiché il coordinamento tra politiche monetarie e fiscali nei prossimi mesi sarà cruciale per prevenire un ulteriore aggravarsi del rallentamento economico.