L’economia della cultura in un mondo che cambia: LuBeC – Lucca Beni Culturali compie 20 anni
Il 9 e il 10 ottobre 2024, presso il Real Collegio di Lucca, un dialogo aperto sulle grandi sfide della contemporaneità.
Da vent’anni LuBeC Lucca Beni Culturali è un luogo di incontro dedicato alla valorizzazione e allo sviluppo della proposta culturale. Negli ultimi due decenni ha raccolto migliaia di professionisti, istituzioni, studenti e operatori del settore culturale con l’obiettivo di ottimizzare la fruizione della cultura. I “venti di cultura” sono il tema di questa edizione ventennale e rappresentano le correnti che spingono verso il futuro: lo scenario sociale, tecnologico ed economico attuale è profondamente diverso rispetto alle edizioni precedenti, lo sviluppo raggiunto dal digitale ha infatti aperto delle questioni inedite che verranno affrontate.
Il programma, articolato in cantieri tematici, è un mix calibrato e ben costruito di dibattiti, laboratori, interviste dedicate alle sfide della contemporaneità: dall’intelligenza artificiale legata alla cultura a quelle che saranno le nuove policies del welfare culturale, dalla sostenibilità economica e sociale alla transizione green fino all’accessibilità, alla digitalizzazione del patrimonio e all’overtourism, con protagonisti relatori italiani e stranieri di altissimo livello.
Una delle tematiche cardine della ventesima edizione di LuBeC è il ruolo che l’AI sta assumendo nel campo della cultura. Proprio di intelligenza artificiale si parlerà all’interno del cantiere ISIE – International Summit of Immersive Experience, il summit internazionale sull’immersività a cura di Promo PA Fondazione in collaborazione con Fondazione Kainon ETS, che giunge quest’anno alla sua quarta edizione.
Insostituibile supporto e da sempre compagno di viaggio di LuBeC, il Ministero della Cultura presenterà progettualità, modelli virtuosi di gestione pubblico-privato, strategie di valorizzazione, soluzioni per l’accessibilità ed il public engagement.
Il cantiere “transizione ed ecologia” si concentrerà sulla transizione green nelle organizzazioni culturali con un laboratorio organizzato e promosso dalla Rete ECO – Ecologicamente Culturali, un’occasione per orientare i partecipanti a valorizzare la trasformazione verde all’interno del bilancio sociale degli enti e delle organizzazioni culturali, con un focus sulla sostenibilità e responsabilità sociale intese come priorità per tutte le organizzazioni culturali, pubbliche e private.
Di welfare culturale legato ai territori si discuterà nel cantiere sostenibilità sociale, organizzato in collaborazione con Regione Toscana e Regione Emilia Romagna, dove formazione e profili professionali, strumenti digitali e valutazione d’impatto saranno i temi del confronto finalizzato a dare attuazione a policies territoriali trasversali, attraverso strumenti operativi da promuovere in collaborazione tra regioni, istituzioni e organizzazioni culturali.
Turismo sostenibile vs overtourism: quale risposte dà la cultura? se ne discuterà all’interno del cantiere città e territori, organizzato in collaborazione ALI – Autonomie Locali Italiane, nel quale si affronterà il delicato equilibrio tra valorizzazione culturale e sovraffollamento dei luoghi, riunendo ad un unico tavolo amministratori ed esperti per discutere le sfide poste dal carico eccessivo sui territori. Attraverso interventi e dibattiti, si esploreranno alcune possibili risposte culturali all’omologazione e al consumo dei luoghi, evidenziando il ruolo dei poli e dei sistemi culturali come driver per preservare e attualizzare l’identità dei territori. Il cantiere sostenibilità economica racchiude invece importanti appuntamenti destinati ad organizzazioni e professionisti del settore culturale e a potenziali beneficiari dei bandi in materia di musei, biblioteche, arte contemporanea, band, orchestre e spettacolo dal vivo
La partecipazione agli oltre venti appuntamenti è totalmente gratuita e rivolta a tutti coloro che si sentono parte attiva del processo di sviluppo e innovazione socio-culturale del Paese: PA locale, regionale e centrale, fondazioni e istituzioni culturali e sociali, il Terzo Settore, le imprese, gli operatori e progettisti culturali, ma anche professionisti e studenti.