Young Platform: le criptovalute sono un’opportunità, non un problema
Young Platform chiede al governo di considerare le attività svolte con le criptovalute come un’opportunità essenziale per l’Italia e non come un problema. A testimoniare l’importanza del settore sono gli stessi cittadini che utilizzano sempre di più gli asset digitali. Un modello che non intende quindi sostituire o danneggiare quello attuale e abitudinario. Ma anzi, punta a completarlo andandone a migliorare alcuni aspetti, contribuendo allo sviluppo di nuovi servizi e modelli di business anche insieme alla finanza tradizionale, promuovendo la creazione di posti di lavoro e facendo crescere l’economia, l’innovazione e la competitività del nostro paese.
A testimonianza di ciò, secondo i dati dell’Organismo Agenti e Mediatori (OAM), quasi due milioni di italiani detengono o hanno detenuto criptovalute, per un controvalore, a giugno 2024, di oltre 2,2 miliardi di euro. Un’indagine dell’Osservatorio Blockchain & Web3 stima che circa 3,6 milioni di italiani detengono cryptoasset. Sono 150 i Virtual Asset Service Providers iscritti nel registro OAM e il settore genera un indotto di circa 2,7 miliardi di euro, con un aumento del 85% rispetto al 2023. Uno studio della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) rileva che, nel biennio 2022-2024, è più che raddoppiato il numero di risparmiatori che investono in criptovalute, passando dall’8 al 18%.
Da qui gli emendamenti proposti dai parlamentari di Fratelli d’Italia Marcello Coppo, Emanuele Loperfido, Silvio Giovine oltre a Comba, Mascaretti, Maullu, Rossi, Volpi e Malagola dopo la Legge di Bilancio che aumenta la tassazione sulle plusvalenze dal 26 al 42%. Con le proposte di modifica intendono chiarire il perimetro di applicazione dell’imposta sui servizi digitali e aggiornare il trattamento fiscale delle plusvalenze sulle cripto-attività. In definitiva, gli emendamenti puntano a rimuovere ogni “specialità” del comparto cripto, facilitando la creazione di una cornice giuridica e fiscale che consenta agli operatori del settore di concentrarsi sullo sviluppo del proprio business o sull’ottimizzazione del proprio portafoglio, con effetti positivi sulla competitività di un mercato dei capitali, quello italiano, storicamente sottodimensionato rispetto alle potenzialità del tessuto economico sottostante.
Altri emendamenti di Lega e Forza Italia sono attesi nei prossimi giorni.
Young Platform è la scale-up fintech italiana nata per semplificare l’accesso al mondo delle criptovalute da parte dei suoi oltre 2 milioni di iscritti. La piattaforma è regolarmente registrata presso l’OAM e sta adattando pro-attivamente operazioni per conformarsi alle future regolamentazioni stabilite dal quadro dei Mercati in Crypto-Assets (MiCA) dell’Unione europea.
Così, essendo tra i principali attori e professionisti dell’industria, l’impegno di Young Platform è fare tutto il possibile per sensibilizzare le istituzioni sui rischi connessi a questa decisione e sulle opportunità che l’economia digitale potrebbe portare al nostro Paese, se adeguatamente sostenuta. L’Italia ha la possibilità di posizionarsi come un hub di innovazione tecnologica, ma per farlo è necessario che le politiche fiscali siano equanimi e orientate alla crescita, non alla penalizzazione.
“L’aumento costante di attività con le criptovalute è constatato a livello mondiale – gli utenti attivi hanno raggiunto il massimo storico di 220 milioni, con una crescita costante che ricorda la prima adozione di internet”, spiega Nicolas Bertrand, neo Presidente di Young Platform. “Questo business è in forte crescita e non intende assolutamente sostituire il sistema attuale, anzi, punta proprio a complementarlo. Sono d’esempio le grandi opportunità che offre nel migliorare i processi, l’efficienza e la riduzione dei costi di processi che impattano l’economia reale. Aumentando la tassa sulle criptovalute in maniera così forte, l’intero modello economico Italiano ne risentirà e l’Italia si porrà in totale contrapposizione. Il sistema ha davanti una grande opportunità: non può sprecare questa chance di essere pienamente partecipe di una rivoluzione che può portare trasparenza, efficienza e vantaggi per i cittadini. Perciò, parliamo di un modello che non vuole distruggere, ma aggiungere possibilità. Serve quindi supporto da parte del governo e l’emendamento proposto va in questa direzione”.
“Il settore degli asset digitali è una cinghia di trasmissione per l’economia reale – spiega Andrea Ferrero, Co-Ceo e co-fondatore dell’exchange -. I crypto-asset non sono solo investimenti, ma strumenti chiave per l’innovazione delle aziende europee, in ambito del Web3. Anche nel settore bancario il modello delle criptovalute andrebbe a implementare le opportunità, in maniera complementare e non in contrapposizione.”.