Bitcoin e criptovalute: la classe di investimento più redditizia del 2025?

André Dragosch, Head of Research di ETC Group -

Il Bitcoin e le criptovalute sono stati gli asset che hanno registrato le migliori performance
nel 2024. Riteniamo che per il prossimo anno si confermeranno la classe di investimento
più redditizia. In particolare, ci aspettiamo che una confluenza positiva di molteplici fattori
macro e on-chain si combini per influenzare positivamente le quotazioni. I più importanti
tra questi fattori saranno: lo shock dell’offerta, dovuto al dimezzamento dei bitcoin
avvenuto lo scorso mesi di aprile, una riduzione significativa dell’incertezza normativa negli
Stati Uniti che catalizzerà gli acquisti da parte degli investitori istituzionali e accelererà i
tassi di adozione delle criptovalute e la prosecuzione degli stimoli monetari, in un contesto
di crescita anemica che favorirà ulteriormente il settore.

In primo luogo, riteniamo probabile che gli effetti derivanti dal dimezzamento dei Bitcoin,
avvenuto nell’aprile 2024, si intensifichino e diventino più pronunciati nella prima metà del
2025. Storicamente, infatti, si registra un significativo sfasamento temporale tra l'evento
(halving) e gli effetti positivi sulla performance, poiché il deficit di offerta tende ad
accumularsi gradualmente nel tempo. Oggi stiamo raggiungendo il “punto di forza” di
questo impatto.

Inoltre, questa situazione si scontrerà con un persistente eccesso di domanda dovuto agli
acquisti di ETF spot di Bitcoin negli Stati Uniti, all’aumento dell’adozione della criptovaluta
da parte delle tesorerie aziendali e ai potenziali acquisti della stessa da parte dei governi.

La sola domanda di ETF spot di Bitcoin negli USA ha già superato la produzione di 2,5
volte dal lancio delle contrattazioni nel gennaio 2024 e prevediamo che i flussi
continueranno nel 2025. Se a questo si aggiungono le tesorerie aziendali e i potenziali
acquisti governativi, lo squilibrio tra domanda e offerta appare significativo.

Riteniamo inoltre che il mercato stia ancora sottovalutando l’impatto delle elezioni
statunitensi che hanno ridotto significativamente il livello di minaccia normativa reale e
percepita per il settore delle criptovalute nella più grande economia del mondo. La
posizione favorevole alla crittografia della nuova amministrazione Trump accelererà
probabilmente l’adozione delle valute digitali nel territorio americano e a livello globale.

Crediamo anche che il momento di sottopesare le Altcoin, come Ethereum, rispetto al
Bitcoin stia per finire, in quanto temi chiave come le stablecoin e la tokenizzazione degli
asset del mondo reale dovrebbero accelerare. In generale, il calo dell’incertezza normativa
negli Stati Uniti dovrebbe favorire in modo sproporzionato le Altcoin rispetto alla regina
delle criptovalute. Di conseguenza, le principali piattaforme di smart contract, come Solana
o Aptos, potrebbero superare il Bitcoin nell’anno in arrivo.

Oltre a ciò, l’adozione di criptoasset potrebbe essere amplificata dai piani del governo
statunitense di adottare il Bitcoin come asset strategico di riserva. Se la proposta di
“Bitcoin Bill”, che prevede che il governo degli Stati Uniti acquisti e detenga 1 milione di
Bitcoin, venisse attuata, ciò potrebbe innescare una corsa globale all’adozione della
criptovaluta da parte degli Stati nazionali e accelerare ulteriormente i tassi di adozione
globali.

Infine, è probabile che la politica monetaria delle principali banche centrali, come la Fed,
rimanga accomodante nel 2025 in quanto le recenti azioni di politica monetaria non hanno
portato a un calo significativo dei rendimenti dei Treasury statunitensi e non hanno
allentato le condizioni finanziarie più in generale. Ciò implica che la Fed, in particolare,
dovrà effettuare ulteriori tagli dei tassi nel corso del 2025, soprattutto se il continuo
irrigidimento delle condizioni finanziarie inizierà a minacciare la ripresa economica.