Fed verso un taglio a dicembre, per poi prendersi una pausa a gennaio
Mi aspetto che durante la riunione e la conferenza stampa del FOMC di dicembre, Powell punterà a non agitare troppo le acque rispetto alle aspettative di consenso e a quanto prezzato dal mercato.
Durante il meeting di dicembre il FOMC aggiornerà le sue previsioni economiche rispetto a quelle di settembre. Inoltre, avrà in mano i risultati completi delle elezioni e maggiori dettagli sulle selezioni di gabinetto delle nuove amministrazioni repubblicane. Il meeting di novembre si è tenuto infatti solo due giorni dopo le elezioni.
Di norma, il FOMC non prende in considerazione le politiche fiscali o di altro tipo fino a quando non diventano leggi, il che significa che le revisioni delle previsioni rifletteranno molto probabilmente le recenti sorprese al rialzo per i dati sulla crescita e sull’inflazione. Le ricadute delle nuove politiche potrebbero manifestarsi come una maggiore incertezza sulla gamma di previsioni, che Powell potrebbe comunicare durante la conferenza stampa.
In merito alle nuove previsioni della Fed, mi aspetto che mostrino una crescita più elevata, un’inflazione più elevata e un tasso di disoccupazione più basso per il 4° trimestre 2024 e il 1° trimestre 2025 (le revisioni saranno di entità inferiore per il prossimo anno). Sulla base di questa serie di revisioni da falco, anche l’andamento dei tassi di interesse e il tasso neutrale a lungo termine saranno rivisti al rialzo. Ad esempio, le previsioni di dicembre potrebbero mostrare che per il 2025 saranno appropriati tre tagli, rispetto ai quattro tagli delle previsioni di settembre. Allo stesso modo, il dot plot di lungo periodo potrebbe essere rivisto al rialzo al 3,0% dal precedente 2,9%.
Secondo il mio scenario di base, il FOMC taglierà i tassi di 25 pb questa settimana e di 50 pb nel 2025 per un tasso terminale del 4,0% (limite superiore). Queste aspettative sono ora completamente prezzate e ben comprese dal mercato. Mi aspetto che Powell segnali che il ritmo dei tagli rallenterà l’anno prossimo, il che potrebbe implicare che la Fed si prenderà una pausa a gennaio. Il rischio è che questa situazione possa trasformarsi in una pausa prolungata, se l’economia rimarrà resiliente e il processo disinflazionistico si bloccherà completamente, o se le pressioni sui prezzi accelereranno nel 1° trimestre 2025. Questo non è il mio scenario di base, ma ritengo che sia più probabile di una serie di tagli aggressivi da parte della Fed il prossimo anno.