Elezioni in Germania e il tema “spesa per la difesa”

Tom Bailey, Head of ETF Research di HANetf -

“La prossima domanda da porsi è se il nuovo governo di coalizione tedesco sia in grado di allentare sufficientemente le regole fiscali per aumentare la spesa per la difesa. Attualmente la Germania spende poco più del 2% del PIL per la difesa. Pur rispettando l’obiettivo del 2% fissato dalla NATO nel 2014, questa spesa è sempre più considerata inadeguata nell’attuale clima geopolitico. Mark Rutte, attuale capo della NATO, ha dichiarato che la spesa dovrà superare il 3%, mentre l’amministrazione Trump chiede addirittura il 5%. Tuttavia, con il rischio di un disimpegno degli Stati Uniti dall’Europa così acuto, la questione va oltre il solo raggiungimento degli obiettivi di spesa preconcordati e diventa, invece, come può l’Europa sviluppare la capacità di difendersi da sola senza il supporto della difesa americana.

In questo scenario, però, i mercati appaiono ottimisti tanto che la principale società tedesca di difesa, Rheinmetall, ha aperto ieri con un guadagno del 3% e Renk, produttore tedesco di componenti per carri armati, ha registrato un guadagno di circa il 5%. Gli analisti che coprono il titolo hanno anche recentemente aggiornato i loro obiettivi di prezzo.”