Federated Hermes: la settimana delle banche

Filippo Alloatti, Head of Financial Credit di Federated Hermes -

Alla faccia delle guerre commerciali e dei tagli ai tassi!

Abbiamo superato la metà del periodo di riferimento del 4° trimestre e lo slancio positivo continua per la maggior parte delle banche dell’Eurozona di dimensioni rilevanti che hanno presentato i loro bilanci. La forza è derivata da numeri solidi (migliori ricavi e minori accantonamenti per perdite su crediti), da un continuo ritorno di capitale e da prospettive costruttive (su tassi più alti a lungo termine e condizioni di credito favorevoli) che hanno portato l’indice Euro Stoxx Bank ai massimi di quasi 15 anni (+15,5% YTD).  Nel reddito fisso, il rendimento totale medio del 2% dell’AT1 per l’anno in corso, pur essendo un po’ debole rispetto alle azioni (d’altra parte non ha lo stesso beta), è un buon inizio.

Settimana movimentata per i titoli finanziari europei

Di particolare interesse, viste le proposte di M&A, saranno le schermaglie, di fioretto e non di sciabola, tra UniCredit da una parte e Commerzbank e Banco BPM dall’altra. Nella maggior parte dei casi di M&A, l’acquirente dovrà migliorare l’offerta. UniCredit può permetterselo sia in Italia (sinergie di costo con Banco BPM) sia in Germania (data la posizione di capitale in eccesso “intrappolata” in HVB e la mancanza di sinergie geografiche).

Commerzbank si è già presentata in anticipo e nella conference call mi aspetto che l’amministratore delegato difenda con forza il suo modello di business con l’aggiornamento della strategia (maggiori controlli sui costi, rendimenti di capitale più elevati, acquisizioni bolt-on) nel tentativo di rimanere indipendente. In ogni caso, Commerzbank può migliorare le proprie quotazioni grazie ai fondamentali (efficienza) o alle fusioni e acquisizioni con un partner forte come UniCredit.