Flash Outlook
Tassi d’interesse e inflazione non guidano più il sentiment di mercato: oggi i flussi finanziari sono sempre più influenzati da un lato, dall’impatto delle decisioni politiche di Washington, dall’altro, dallo scenario “whatever it takes” che si è materializzato in Europa, dove è in corso il dibattito sulla necessità di un’autonomia strategica nella difesa, insieme all’urgente necessità di raggiungere l’indipendenza energetica.
In questo scenario in evoluzione, confermiamo la nostra tesi macroeconomica: il venir meno della globalizzazione sta portando a un contesto caratterizzato da costi di produzione più alti, tassi di interesse elevati e significativi oneri del debito.
Ci stiamo avvicinando alla fine di un ciclo macroeconomico positivo prolungato, sostenuto non da una crescita organica, ma da politiche fiscali alimentate dal debito, che non sono di buon auspicio per il futuro. un livello alto di indebitamento, soprattutto nelle economie sviluppate e in Cina, è tipicamente associato a una bassa crescita del PIL a lungo termine e, di conseguenza, a rendimenti azionari modesti nel medio-lungo termine.
Ciononostante, con un approccio flessibile e non vincolato ai benchmark, nei mercati globali si possono ancora identificare opportunità di investimento.
Guardando al mercato statunitense, riteniamo che permangano singole opportunità. Tuttavia, il settore tecnologico si caratterizza per valutazioni e rischio di concentrazione eccessivi, pur mantenendo fondamentali solidi. L’incertezza derivante dalle politiche commerciali dell’Amministrazione Trump ha particolarmente penalizzato nella prima metà di marzo i mercati statunitensi, generando un effetto di risk off sui mercati globali.
In Europa continuiamo a guardare con attenzione alla transizione energetica e agli investimenti infrastrutturali, sostenuti anche dagli annunci di espansione fiscale nell’area. La possibilità di un accordo di pace tra Ucraina e Russia introduce, peraltro, molteplici scenari riguardanti le capacità di approvvigionamento energetico della Russia, che potrebbero esercitare una pressione al ribasso sui prezzi dell’energia. Il settore bancario continua a offrire opportunità, in particolare in Grecia, dove l’economia mostra segnali incoraggianti.
Gli investitori internazionali restano cauti sulla Cina, dove le valutazioni sono ai minimi storici. Nel settore tecnologico, i fondamentali rimangono solidi e la costante generazione di free cash flow e la crescita degli utili nel corso degli anni evidenziano una significativa compressione dei multipli. Qui si possono, quindi, trovare opportunità di investimento selezionate.
Sul fronte obbligazionario, l’irripidimento della curva dei rendimenti riflette la reazione immediata dei bond vigilantes al prossimo rialzo del rapporto debito/PIL dell’Europa. In questo contesto, riteniamo sia preferibile mantenere una duration relativamente breve.
Infine, l’oro continua ad assolvere alla sua funzione di stabilizzazione e protezione del portafoglio, mentre prosegue nella sua traiettoria di crescita.