Germania, l’Ifo taglia le stime sul Pil

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L’istituto di ricerca basato a Monaco vede per il 2015 un Pil all’1,7% dall’1,9% indicato a giugno, ma le prospettive per l’anno prossimo sono migliori

La crisi internazionale e il rallentamento della Cina fanno soffrire, ormai da diversi mesi, anche la Germania,.
L’Ifo, l’autorevole istituto di ricerca economica con sede a Monaco, ha rivisto al ribasso le stime sul Pil di Berlino rispetto alle previsioni formulate nel giugno scorso, abbassandole da +1,9% a +1,7% per l’anno in corso.

La decisione dell’istituto è stata resa nota appena dopo la pubblicazione delle ultime statistiche sul commercio tedesco. I dati pubblicati dall’Ufficio Federale di Statistica (Destatis) hanno evidenziato un calo delle esportazioni del’1,2%, più dello 0,5% atteso. Le importazioni, poi, sono scese del 3,4% contro l’1% delle aspettative degli analisti.

Per quanto riguarda ora le prospettive dell’economia tedesca nel 2016, l’Ifo ha invece migliorato le prospettive formulando previsioni per un aumento del Pil dell’1,9%, meglio dell’1,8% previsto in precedenza.