Al G20 di Shanghai il rebus della crescita globale

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Sul tavolo le turbolenze delle Borse e l’economia che arranca. L’Ocse insiste sulle riforme per sostenere la domanda, gli Usa sugli stimoli fiscali. Occhi puntati sulla Cina

Molti e scottanti sono i temi sul tavolo del G20 che si apre a Shanghai per chiudersi sabato 27 febbraio e che vede la partecipazione dei ministri delle finanze e dei banchieri centrali delle 20 economie più avanzate.
Fra tutti gli argomenti da dibattere, spiccano quelli della crescita globale asfittica e delle turbolenze dei mercati finanziari, preda di una volatilità di proporzioni tali da non trovare riscontri nella storia dei mercati mondiali.

Abituati ai “supervertici” di questo tipo, gli analisti più disincantati si aspettano che, alla fine della due giorni, possa arrivare un messaggio rassicurante ai mercati, in cui i “grandi” si dichiarino disposti a prendere provvedimenti in caso di peggioramento delle condizioni. Il che equivale a dire che da questo G20 non ci si aspetta quasi niente.

Quanto alla questione Cina, i leader di Pechino hanno assicurato che la seconda potenza mondiale resta solida. Il Governatore della Banca Centrale, Zhou Xiaochuan, ha escluso ulteriori svalutazioni dello yuan per supportare l’economia.

L’Ocse avanza comunque le sue raccomandazioni ai leader delle economie mondiali: nel rapporto annuale “Going for Growth” presentato oggi proprio in occasione del G20, l’organizzazione esorta i governi a implementare ampie riforme strutturali, di politica monetaria e fiscale per stimolare la “domanda persistente debole”, rilanciare la crescita della produttività, creare posti di lavoro e costruire un’economia globale “più inclusiva”.
In particolare, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo ha osservato un “preoccupante” rallentamento del ritmo delle riforme rispetto al 2013 e al 2014, sia nelle economie avanzate sia in quelle emergenti.

Infine, il Segretario al Tesoro statunitenze, Jack Lew, in una intervista al Wall Street Journal ha chiesto più stimoli fiscali.