Pensioni: la media è di 16 mila euro l’anno

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Secondo il rapporto di Itinerari Previdenziali, è in pagamento una prestazione per famiglia. Quasi 30 mila i pensionati “d’oro”

Nel 2014 la spesa pensionistica è stata pari a 216.107 milioni di euro, sostanzialmente in linea con quella del 2013. Ogni pensionato riceve in media 1,434 prestazioni: il reddito medio da pensione risulta quindi di 16.638 euro, ben superiore ai mille euro al mese di cui si parla di solito.

I dati sono contenuti nel terzo rapporto sul “Bilancio del sistema previdenziale italiano”, realizzato dal Centro studi di Itinerari Previdenziali, presentato nei giorni scorsi.

Secondo lo studio, in Italia il rapporto tra occupati e pensionati (i dati sono sempre riferiti al 2014) è pari a 1,379, mentre quello fra il numero delle prestazioni e la popolazione indica che è in pagamento una prestazione ogni 2,607 abitanti: in pratica una prestazione per famiglia.

Le entrate contributive sono risultate pari a 189.595 milioni di euro, con un saldo negativo tra contributi e prestazioni di 26.512 milioni (in crescita del 4,95% rispetto al disavanzo di 25.262 milioni di euro del 2013).

Le gestioni dell’Inps in attivo sono solo tre: la gestione commercianti con 521 milioni, quella dei lavoratori dello spettacolo (279 milioni) e la gestione parasubordinati con 6.943 milioni. I passivi più consistenti sono per le gestioni dei dipendenti pubblici (26.875 milioni), quella delle ex Ferrovie dello Stato (4.233 milioni), la gestione artigiani (3.541 milioni) e quella dei coltivatori diretti, coloni e mezzadri (meno 3.146 milioni).

In attivo invece le casse dei liberi professionisti, con l’eccezione dell’Inpgi (giornalisti) e della Cipag (geometri): complessivamente il saldo positivo è di 3.364 milioni di euro.

Secondo il rapporto, se si separassero, sia sul fronte delle uscite, sia su quello delle entrate contributive, le prestazioni previdenziali da quelle assistenziali, il bilancio previdenziale presenterebbe soltanto un leggero passivo, 560 milioni di euro, “a dimostrazione del fatto che il nostro sistema grazie alle numerose riforme che si sono susseguite nel corso degli ultimi anni è stato stabilizzato e messo in sicurezza”, scrivono gli autori. “In rapporto al Pil”, aggiungono, “la spesa pensionistica effettiva (…) si riduce dal 15,46% al 10,06%, allineandosi agli altri paesi Ue”.

Lo studio riporta infine un censimento delle cosiddette “pensioni d’oro”. In testa, per spesa complessiva, c’è la Regione Sicilia, con più di 16 mila pensionati che incassano, in media, 40 mila euro all’anno, per un totale di 656 milioni di euro. Ma le rendite più alte sono quelle degli ex giudici della Corte Costituzionale, che in 29 si dividono 5,8 milioni di euro all’anno, per una pensione media di 200 mila euro.

In tutto i pensionati d’oro sono meno di 30 mila, per una spesa complessiva di poco più di 1,5 miliardi di euro.

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Fonte: Itinerari Previdenziali, Bilancio del sistema previdenziale italiano, terza edizione.