Inarcassa, sanzioni più lievi per i ritardatari

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Maggiore gradualità e una semplificazione degli adempimenti per arginare il problema dei mancati versamenti

L’Inarcassa, ente previdenziale di ingeneri e architetti, ha riformato il sistema sanzionatorio per gli iscritti che ritardano i pagamenti, introducendo in primo luogo una maggiore gradualità.

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Con la riforma del Regolamento dell’ente, varata dal Comitato nazionale dei delegati, le sanzioni vengono rimodulate in base al periodo di ritardo, penalizzando in modo più che proporzionale il ritardo reiterato. In particolare vengono previste queste sanzioni:

• 0,5% mensile per i primi 12 mesi di ritardo;
• 1% mensile dal 13° al 24° mese di ritardo;
• 1,5% mensile dal 25° mese al 36° mese di ritardo;
• 2% mensile dal 37° mese fino al 48° mese di ritardo;
• 60% fisso dal 49° mese di ritardo.

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E’ stato inoltre previsto un abbattimento delle aliquote connesso all’entità dell’importo, per gli iscritti che complessivamente abbiano maturato un debito per i contributi dovuti e non pagati:

• del 50% per un debito pari o inferiore a 10 mila euro;
• del 30% per un debito compreso tra 10.001 e 15 mila euro;
• del 20% per un debito compreso tra i 15.001 e 20 mila euro.

Verrà anche applicata una riduzione agli istituti dell’accertamento con adesione e del ravvedimento operoso, fino a un massimo, rispettivamente, dell’85% in luogo del 70% e del 50% in luogo del 30% qualora il pagamento integrale di quanto dovuto, contributi, interessi e sanzioni, avvenga in unica soluzione entro 60 giorni.

“Si tratta di un provvedimento innovativo”, commenta il presidente di Inarcassa Giuseppe Santoro, “che punta ad arginare il fenomeno dell’inadempienza previdenziale ed il conseguente aggravamento di situazioni debitorie non più emendabili. Il credito scaduto infatti vede coinvolto il 30% degli iscritti alla Cassa ed è pari a 800 milioni di euro, con evidenti riflessi negativi sul patrimonio e sui relativi rendimenti. Al tempo stesso il nuovo regime sanzionatorio riconosce i comportamenti attivamente virtuosi degli iscritti inadempienti con interventi sulle modalità di applicazione delle sanzioni nel tempo e sulla tempistica per una rapida risoluzione degli obblighi previdenziali”.

Al “Progetto sanzioni”, ricorda l’ente, si accompagna l’azione nel campo del Welfare, con l’approvazione di nuove forme di sostegno volte a fronteggiare situazioni di bisogno effettivo, in relazione a difficoltà contingenti e connesse all’esercizio della libera professione.

Il provvedimento sarà ora sottoposto al vaglio dei ministeri vigilanti. Le modifiche varranno esclusivamente per tutte le irregolarità successive all’approvazione ministeriale.