Draghi sorprende: giù tutti i tassi. Aumenta il Qe

di redazione -

Arriva a zero il tasso principale, mentre quello sui depositi scende da meno 0,3% a meno 0,4%. E il quantitative easing sale a 80 miliardi al mese

La Banca centrale europea giudata da Mario Draghi è riuscita a sorprendere, smentendo le previsioni: l’Eurotower è intervenuta infatti su tutti i tassi. Il tasso sui depositi (applicato alla liquidità che le banche parcheggiano presso la Bce) è sceso da meno 0,3% a meno 0,4%. Il tasso principale è arrivato a zero, dal precedente 0,5%. Infine il tasso di rifinanziamento marginale, pagato sui prestiti straordinari a brevissimo termine che le banche chiedono alla Bce, è stato tagliato dallo 0,3% allo 0,25%.

Il quantitative easing, il programma di acquisto di titoli, poi, è stato incrementato di 20 miliardi al mese, passando da 60 a 80 miliardi. Tra le obbligazioni che la Bce acquisterà entrano, oltre ai titoli di Stato, i bond delle aziende.

Infine le operazioni di finanziamento agevolato per le banche (le cosiddette aste Tltro) saranno quattro, a partire dal prossimo giugno, con scadenze più lunghe delle precedenti (da tre a quattro anni) e soprattutto con tassi in negativo: in pratica, le banche avranno una remunerazione sul denaro che prenderanno a prestito dalla Bce.

La notizia ha messo le ali ai mercati: piazza Affari sale di quasi il 4%, trainata in particolare dalle performance dei bancari.

In calo l’euro, che scende sotto quota 1,09 contro il dollaro a 123,8 contro lo yen.

Diminuisce lo spread tra Btp e Bund, sotto i 115 punti base: il rendimento del titolo decennale italiano cala sotto l’1,4% sul mercato secondario.