Bond, mai sacrificare fondamentali nella caccia allo yield

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a cura di Mike Della Vedova, gestore del fondo T. Rowe Price European High Yield Bond

La Banca Centrale Europea (BCE) inaugurerà il programma di acquisto di obbligazioni corporate a giugno. L’effetto domino è già percepibile, ancora prima che inizino gli acquisti, dato che sempre più investitori si stanno muovendo sempre più in là la curva del credito. C’è da chiedersi se tutti questi investitori si stanno focalizzando sul rischio di credito nella loro caccia ai rendimenti.

Innanzitutto guardiamo la performance. Ad aprile, il benchmark ha mostrato una performance pari all’1,95% e tutti i settori hanno visto un andamento positivo. La performance è stata consistente lungo lo spettro dei rating, ma scavando più a fondo, ci sono stati alcuni trend interessanti. In particolare, nella parte alta dello spettro dei rating gli emittenti con strutture più ampie e beta più elevati hanno sovraperformato. In modo simile, nella parte bassa dello spettro c’è stato un lieve incremento dei prezzi dei titoli più sotto pressione. Ciò è stato dovuto alla domanda degli investitori per il rischio generico piuttosto che specifico legato all’emittente, approccio questo che, a mio avviso, è più pericoloso e particolarmente vulnerabile in un contesto di avversione al rischio.

In pratica, la caccia ai rendimenti ha oscurato i fondamentali e l’importanza della selezione delle singole emissioni. Personalmente penso che la selezione dei titoli nel lungo termine alla fine sia la cosa più importante e rappresenti il maggiore fattore determinante per i ritorni degli investitori. E’ vero che la BCE fornisce un forte supporto tecnico, ma non guida le nostre decisioni di investimento. Noi cerchiamo di identificare le storie positive di lungo termine da una prospettiva bottom-up, dove il profilo di income sia attraente e il potenziale di guadagno di capitale sia il più premiante possibile per i nostri clienti.

Questo approccio continua a guidare il nostro sovrappeso nel segmento dei titoli con rating B del mercato, dove privilegiamo i bond con cedole elevate e scadenze brevi, visto che la volatilità sui prezzi di queste obbligazioni è più contenuta.


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