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Il mercato europeo degli Etf – maggio 2016

Il mercato europeo degli ETF ha registrato flussi relativamente limitati a maggio 2016. La raccolta netta di nuovi capitali (NNA) durante il mese si è attestata a EUR 1,7 mld. Da inizio anno la NNA ammonta a EUR 10,6 mld, pari ad appena un terzo dei capitali raccolti nei primi cinque mesi del 2015. Le masse in gestione totali, in rialzo dell’1% rispetto alla fine dello scorso anno, sono a quota EUR 456 mld, compreso il contributo limitato della performance di mercato (0,3%*). Nonostante i flussi modesti, gli ETF azionari statunitensi, ETF Smart Beta e gli ETF su obbligazioni societarie europee hanno registrato afflussi consistenti, che riflettono la prudenza degli investitori in un contesto ancora caratterizzato da grande incertezza.

Gli ETF azionari hanno subito deflussi a EUR 1,4 mld per il quinto mese consecutivo. Da inizio anno i disinvestimenti che hanno interessato gli ETF azionari ammontano a EUR 5,4 mld. Questi deflussi hanno riguardato soprattutto gli ETF azionari europei, in ragione dell’incertezza tuttora elevata sul tema Brexit e sulle elezioni spagnole. I disinvestimenti dagli ETF azionari europei hanno raggiunto un livello pari a EUR -1,5 mld, per un totale di EUR -7,8 mld da inizio anno. I dati economici negativi continuano a pesare sugli ETF azionari asiatici, che hanno evidenziato deflussi per EUR 772 mln. Per contro, gli omologhi statunitensi hanno continuato a recuperare terreno, attestandosi a EUR 606 mln. Sono proseguiti gli afflussi nei mercati emergenti, seppur a un ritmo più lento, sostenuti dall’attenuarsi delle apprensioni relative alla crescita in Cina e dal rincaro delle commodity. Gli afflussi, che si sono concentrati sugli indici globali, si sono attestati a quota EUR 416 mln, mentre gli ETF legati a singoli paesi hanno registrato ulteriori disinvestimenti. Per quanto riguarda gli Smart Beta, le strategie Minimum Volatility hanno continuato a evidenziare afflussi massicci per EUR 399 mln, in un contesto in cui gli investitori mirano ad attenuare il rischio. Va rilevato che le strategie factor hanno suscitato l’interesse degli investitori con investimenti pari a EUR 251 mln, un record dall’inizio del 2016.

Gli afflussi verso gli ETF a reddito fisso sono rimasti sostenuti a EUR 2,5 mld. Tali investimenti nel reddito fisso hanno riguardato soprattutto gli ETF su obbligazioni societarie investment grade (EUR 1,6 mld). Il segmento IG europeo ha continuato a beneficiare dell’annuncio degli acquisti di asset da parte della BCE a partire da giugno. I deflussi dai titoli di Stato dei mercati sviluppati si sono arrestati a maggio, in ragione del lieve attenuarsi dei timori legati alla Brexit. Le emissioni sovrane USA, da parte loro, hanno registrato afflussi pari a EUR 165 mln. Gli investimenti verso gli ETF sui titoli di Stato dei mercati emergenti sono proseguiti (EUR 343 mln), beneficiando ancora di un interessante incremento dei rendimenti. Vale la pena di ricordare che continuano gli afflussi verso gli ETF su obbligazioni indicizzate all’inflazione (EUR 283 mln), principalmente su ETF statunitensi, in conseguenza delle crescenti aspettative d’inflazione oltreoceano.

È proseguito il trend positivo dei flussi relativi alle materie prime, che hanno raggiunto un record annuo a EUR 569 mln sia verso gli indici globali che gli ETF su metalli preziosi, sulla scia dell’andamento dei prezzi delle commodity in continuo miglioramento.

* 75% MSCI ACWI NTR -0,62% e 25% JPM Global Aggregate +3,04% tra il 31/12/15 e il 31/05/16 in EUR


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