Milano, regge il rimbalzo

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A metà seduta l’indice Ftse Mib prosegue in progresso del 3,6%. Bene i bancari con Ubi, Mediobanca e Bpm

I listini europei restano in territorio ampiamente positivo a metà seduta, dopo due giornate di pesanti ribassi seguiti all’esito del referendum che ha sancito l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea. Alle 13 piazza Affari sale del 3,6%. Bene anche Londra (più 2,4%), Parigi (più 2,5%) e Francoforte (più 2%).

A Milano i bancari guidano i rialzi con Mediobanca, Ubi, Popolare Milano e Intesa Sanpaolo. Il comparto beneficia delle notizie sul nuovo “scudo” che il governo italiano sta approntando per il settore, con la possibile nascita di un fondo Atlante bis, o di un potenziamento di Atlante 1. Positivi anche i titoli del risparmio gestito con Finecobank e Anima. Negli altri comparti salgono Leonardo Finmeccanica, Telecom e Snam.

Sotto controllo, grazie anche all’intervento della Bce, il mercato dei titoli di Stato. Lo spread Btp-Bund è in calo a 153 punti base. Questa mattina in asta il Tesoro ha collocato Bot semestrali con rendimenti in aumento, ma sempre negativi (meno 0,15% da meno 0,26%).

Sul mercato dei cambi, l’euro recupera contro il dollaro, sopra quota 1,10, ma anche la sterlina riprende quota dopo le ultime pesanti perdite, ed è scambiata a 1,3297 dollari.

Perde quota l’oro (a 1,315,4 dollari l’oncia), mentre il prezzo del petrolio è in lieve salita, con il Wti a 47,18 dollari al barile e il Brent a 47,93 dollari.

A Sintra, in Portgallo, è iniziato il simposio annuale della Banca centrale europea; il presidente Mario Draghi si è detto “dispiaciuto” per l’esito del referendum britannico, e ha ribadito che la Bce “è pronta a tutto” per evitare nuovi attacchi speculativi sull’euro.