Crisi banche: per Visco l’intervento pubblico non può essere escluso

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Secondo il governatore, il problema dei crediti deteriorati è serio ma gestibile. Patuelli (Abi): “bail in incostituzionale”

L’intervento dello Stato nel settore delle banche italiane “non può essere escluso”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervenendo all’Assemblea annuale dell’Abi, oggi a Roma.

“A fronte del rischio che, in un contesto di elevata incertezza, problemi circoscritti intacchino la fiducia nei confronti del sistema bancario, un intervento pubblico non può essere escluso. Confidiamo nella capacità di successo di un impegno comune volto a superare le attuali difficoltà”.

Il governatore ha fatto riferimento anche all’andamento di borsa di alcuni titoli e in particolare di Banca Mps. “Le recenti tensioni, che si sono pesantemente riflesse sui corsi azionari, richiedono interventi decisi, che diano in tempi brevi un segnale di inversione di tendenza, e possibili misure di sostegno”, ha sottolineato.

Ma secondo Visco “il problema dei crediti deteriorati delle banche italiane è serio, ma può essere gestito; va chiaramente inquadrato e affrontato; lo si sta facendo, tenendo conto della necessità di contemperare rapidità ed economicità delle operazioni. La riduzione della loro consistenza registrata dall’autunno scorso è un segnale incoraggiante”.

Al netto delle svalutazioni, l’ammontare di sofferenze delle banche italiane è di 87 miliardi, ha spiegato il numero uno di Bankitalia: “di questi, circa 50 sono assistiti da garanzie reali il cui valore è stimato in 85 miliardi; il resto è assistito da garanzie personali, dal valore stimato di 37 miliardi, o non è garantito”.

Nel suo intervento il presidente dell’Abi Antonio Patuelli ha ricordato invece come all’Italia le autorità europee non abbiano permesso “di adottare strumenti di smaltimento dei crediti deteriorati prima introdotti in altre parti d’Europa”.

“Dopo l’entrata in vigore della Vigilanza unica e del meccanismo di risoluzione delle crisi bancarie è inammissibile che qualcuno metta il veto sulla realizzazione del ‘terzo pilastro’ dell’Unione bancaria, l’assicurazione europea dei depositi”, ha aggiunto. E se il veto dovesse permanere, potrebbero “essere ridiscusse tutte le altre basi su cui poggia l’Unione bancaria, come quelle che hanno creato problemi all’Italia”.

Patuelli ha chiesto nuovamente che venga rivista al più presto la normativa sul bail in, ritenuta “incostituzionale” dall’associazione dei banchieri italiani.