Industria: ancora giù ordini e fatturato

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In maggio, rileva l’Istat, sono calati rispettivamente del 2,8% e dell’1,1%

Ancora in frenata l’industria italiana: in maggio, secondo i dati diffusi oggi dall’Istat, gli ordinativi sono calati del 2,8% e il fatturato dell’1,1%. Si tratta di un significativo peggioramento rispetto al mese precedente, quando gli ordinativi erano aumentati dello 0,9% e il fatturato era risultato in crescita del 2,1%.

Su base annua, rispetto cioè a maggio 2015, il fatturato è calato del 2,7% e gli ordinativi del 4,2%.

La diminuzione mensile del fatturato mostra andamenti simili sia sul mercato interno (meno 1,1%) sia su quello estero (meno 1,2%). Il calo degli ordinativi invece è dovuto soprattutto al mercato estero (meno 5,7%), mentre quello interno registra una flessione più contenuta (meno 0,6%).

Nella media degli ultimi tre mesi, l’indice complessivo del fatturato è calato dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti (meno 0,4% per il mercato interno e meno 0,1% per quello estero), mentre gli ordinativi mostrano una flessione del 3,1%. Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 20 di maggio 2015), il fatturato totale registra un calo, rispetto a un anno prima, del 2,7%, con una riduzione del 2,5% sul mercato interno e del 3% su quello estero.

Rispetto ad aprile gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi per l’energia (più 0,4%) e per i beni di consumo (più 0,1%), mentre registrano una flessione i beni intermedi (meno 2,7%) e i beni strumentali (meno 0,9%). L’indice grezzo del fatturato cresce, in termini tendenziali, del 3,6%: il contributo più ampio a tale aumento viene dalla componente interna dei beni strumentali.

Su base annua il fatturato segna un incremento rilevante nelle altre industrie manifatturiere (più 10,1%), mentre la maggiore diminuzione del comparto manifatturiero riguarda la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (meno 22,7%).

Nel confronto con il mese di maggio 2015, la flessione maggiore degli ordini si osserva nella fabbricazione di mezzi di trasporto (meno 29,9%), mentre l’incremento più rilevante si registra nella fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica (più 13%).