Cina, deboli le vendite e l’industria

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A ottobre la produzione risulta stabile ma il commercio al dettaglio segna il passo. La domanda interna stenta a decollare

L’economia cinese, stando agli ultimi dati appena comunicati, non sembra aver preso con decisione la strada del rilancio tanto cercata dalle autorità e dalla banca centrale negli ultimi due anni.

A ottobre la produzione industriale e le vendite al dettaglio hanno deluso le aspettative degli analisti.
La prima, nonostante l’incoraggiante risultato della manifattura messo a segno a inizio novembre, è risultata “ferma”: la crescita è stata del 6,1% rispetto allo stesso mese del 2015, stessa variazione registrata nel mese di settembre ed in frenata rispetto alla statistica migliore riscontrata ad agosto.

Sul versante delle vendite al dettaglio, ottobre ha evidenziato un risultato deludente (per i ritmi cinesi) con una crescita limitata a +10% contro un incremento del 10.7% riportato nel precedente mese di settembre.
Gli analisti si aspettavano invece una salita almeno uguale a quella di fine estate.

Proprio il dato del commercio al dettaglio viene letto come un segno negativo per l’andamento della domanda interna, su cui i piani governativi di rilancio dell’economia stanno puntando molto.
Un segnale incoraggiante è però arrivato dagli investimenti in immobilizzazioni, che sono risultati in crescita dell’8,3%, superiore all’8,2% riportato il mese precedente e indicato dal consensus degli esperti.