Istat: il tasso di disoccupazione sale all’11,7%

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In settembre è tuttavia aumentato leggermente anche il numero degli occupati

Cresce in settembre il tasso di disoccupazione in Italia, salito all’11,7%, 0,2 punti percentuali in più rispetto ad agosto. Lo comunica l’Istat, che sottolinea tuttavia anche un aumento della stima degli occupati, che rispetto al mese precedente sono cresciuti anch’essi dello 0,2%, pari a 45 mila unità, recuperando il calo registrato nel mese di luglio.

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L’andamento degli occupati, aggiunge l’Istat, è positivo sia per gli uomini sia per le donne, e in tutte le classi di età; l’aumento si concentra, in settembre, tra i lavoratori indipendenti (più 56 mila), mentre sono in calo i dipendenti a termine e la stabilità di quelli permanenti.

Il tasso di occupazione è pari al 57,5%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente.

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La stima dei disoccupati a settembre è in crescita del 2% (più 60 mila), dopo il calo registrato a luglio (meno 1,1%) e agosto (meno 0,1%). L’aumento, spiega l’istituto, interessa entrambe le componenti di genere e le diverse classi di età ad eccezione dei giovani di 15-24 anni. 

In settembre si è registrata in sostanza una maggiore partecipazione al mercato del lavoro, sia in termini di occupati sia di persone in cerca di lavoro. Nello stesso tempo è diminuito il numero degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,9%, pari a -127 mila): il tasso di inattività è sceso al 34,8% (meno 0,3%).

Nel trimestre luglio-settembre alla sostanziale stabilità degli occupati (+11 mila) si accompagna una lieve crescita dei disoccupati (+0,2%, pari a +5 mila) e un calo degli inattivi (-0,3%, pari a -45 mila).

Su base annua si conferma la tendenza all’aumento del numero di occupati (più 1,2% su settembre 2015, pari a 265 mila). La crescita tendenziale è attribuibile quasi esclusivamente ai dipendenti permanenti (più 264 mila) e si manifesta sia per la componente maschile sia per quella femminile, concentrandosi principalmente tra gli over 50 (più 384 mila). Nello stesso periodo calano sensibilmente gli inattivi (meno 3,6%, pari a 508 mila) e aumentano i disoccupati (più 3,4%, pari a 98 mila).