Milano annulla i guadagni. Ma corre Fca

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A fine mattina l’indice Ftse Mib viaggia sulla parità. Deboli i listini europei

La Borsa milanese annulla i guadagni della prima parte della mattina e a mezzogiorno viaggia con l’indice Ftse Mib in lievissimo ribasso (meno 0,03%). In calo leggermente più marcato le principali borse europee, dopo le chiusure positive sia di New York, ieri (più 1,3% il Nasdaq, più 0,3% il Dow Jones), sia in Asia stamattina; Tokyo in particolare è salita dell’1,1%.

Dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni americane, gli investitori attendono le prossime mosse della Federal Reserve: le possibilità di un aumento dei tassi a dicembre sono oggi date a quasi il 100%. Qualche indicazione in più dovrebbe arrivare domani, dall’audizione della presidente Janet Yellen davanti al Congresso Usa.

Intanto torna a salire lo spread tra Btp e Bund, che stamattina ha aperto a 171 punti base, contro i 166 punti della chiusura di ieri. Il decennale italiano mostra un rendimento del 2,04% (da 1,98%).

Tra i principali titoli della Borsa milanese si mantiene in buon rialzo Fiat Chrysler Automobiles (più 2,76%), che prosegue il rally avviato ieri a Wall street dove ha guadagnato oltre il 6%. Segno più anche per Tenaris, Atlantia, Unipol e Leonardo Finmeccanica.

Ripiega invece Banca Mps, dopo un’ottima partenza. Secondo il Sole 24 Ore, Generali, che possiede bond subordinati della banca senese per circa 400 milioni, sta valutando se aderire alla conversione in azioni annunciata l’altro ieri da Mps: in questo modo Generali diventerebbe azionista di Mps con una quota fra il 7% e il 9%, e non dovrebbe versare 200 milioni di euro al fondo Atlante 2.

Nel comparto bancario prevalgono i segni meno. Male in particolare Popolare Milano e Banco Popolae che cedono oltre il 2%.

Giù di due punti percentuali anche Salvatore Ferragamo, già in netto calo ieri dopo i dati negativi dei primi nove mesi.