Milano in verde con Enel e bancari

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L’indice Ftse Mib viaggia in rialzo, migliore in Europa. Acquisti per Banco Popolare, Popolare Milano e Intesa. Male Luxottica

Dopo la chiusura positiva di ieri, proseguono gli acquisti sul listino di piazza Affari. A un’ora dall’avvio degli scambi l’indice Ftse Mib segna un rialzo dell’1,74%, grazie al quale Milano è in testa fra le borse europee, tutte comunque positive, con Londra e Parigi a più 0,9% e Francoforte a più 0,75%. Ieri anche Wall street ha chiuso in rialzo (più 0,75% lo S&P 500, più 1% il Nasdaq e più 0,47% il Dow Jones). Più cauta Tokyo, stamattina (più 0,3% il Nikkei) dopo il terremoto e l’allarme maremoto nella zona di Fukushima, ora rientrato. Bene le borse cinesi con uno 0,79% per Shanghai e un più 1,4% per Hong Kong.

L’euro si è stabilizzato intorno a quota 1,06 dollari, dopo aver toccato, venerdì scorso, il livello più basso degli ultimi 12 mesi a 1,0569.

In calo lo spread, a 176 punti basi con il Btp decennale italiano che rende il 2%.

In piazza Affari è subito in evidenza Enel (+3,7%); ogg il gruppo presenterà ai mercati il piano strategico 2017-2019, mentre sono già stati annunciati il buy-back fino a 2 miliardi di euro e l’incremento del pay-out al 65% sull’utile netto ordinario consolidato dell’esercizio 2017, per cui è previsto un dividendo minimo di 0,21 euro per azione.

In deciso recupero le banche, a cominciare da Popolare Milano e Banco popolare, su di oltre il 3,5%. Intesa Sanpaolo sale di oltre tre punti percentuali; secondo Reuters la banca ha avviato trattative in esclusiva con Idea Fimit per la cessione di immobili del valore di circa 500 milioni di euro. Positive anche terreno anche UniCredit, Mediobanca e Ubi.

In rialzo anche Banca Mps (+0,85%); secondo i giornali, che hanno ridimensionato i timori relativi alla possibilità che l’assemblea di giovedì 24 novembre raggiunga il quorum del 20% necessario per decidere l’aumento di capitale, sta ottenendo buoni risultati la conversione dei bond subordinati proposta dalla banca, e potrebbe raggiungere i 2 miliardi di euro contro gli 1,5 stimati inizialmente.

Negli altri comparti bene StMicroelectronics, Unipol e Fca con progressi intorno al 2%.