Conti pubblici, da Bruxelles ultimatum a Roma

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L’Ue vuole una manovra da 3,4 miliardi, pena la procedura di infrazione. Il problema sarebbe il deficit eccessivo. Juncker: l’Italia agisca entro il 1° febbraio

Le relazioni tra Roma e Bruxelles non vivono esattamente un momento di distensione. Al contenzioso sulle emissioni dei motori prodotti da Fca si aggiunge una pesante disputa sui conti pubblici italiani circa i quali, secondo l’Ue, occorre mettere in atto una manovra correttiva da 3,4 miliardi di euro.

Sul punto il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker avrebbe chiesto un impegno formale del governo ad agire entro il 1° febbraio. Problema pesante e tempi stretti, dunque, per la pratica finita sulla scrivania del ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, che si troverà a fare i conti con il Commissario europeo per gli affari economici e monetari Pierre Moscovici.

A far scattare la molla europea sarebbe stato il deficit eccessivo che andrebbe a gravare sul già corposo debito nazionale.