Etf, 26 debutti in tre settimane

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Dai Bot alle obbligazioni dei mercati emergenti, dall’azionario giapponese a quello europeo e africano, ecco le novità sul mercato EtfPlus di Borsa Italiana

Prosegue a ritmo intenso la serie di debutti sul mercato dedicato da Borsa italiana agli Etf, i fondi quotati e indicizzati. Nelle ultime tre settimane, sono stati quotati 26 nuovi fondi, con specializzazioni assai diverse, sia sul mercato obbligazionario (dai Bot italiani alle obbligazioni Usa e dei mercati emergenti), sia su quello azionario (dai settori di Borsa degli Stati Uniti ai mercati dell’Africa, dalle società europee alle giapponesi).

A metà febbraio sono partiti gli scambi su due nuovi fondi di Ubs Etf, entrambi obbligazionari. Il primo, Ubs Etf Barclays Usd Emerging Markets Sovereign (codice Isin LU1324516050) replica l’andamento del Barclays Emerging Markets Usd Sovereign & Agency 3% Country Capped Index, un indice composto da titoli obbligazionari dei mercati emergenti, di emittenti sovrani o agenzie, ponderato per la capitalizzazione di mercato. Si tratta sia di titoli “investment grade”, sia di “high yield”, ma anche di bond privi di rating. Non sono ammassi invece i corporate bond. Gli emittenti di un singolo Paese non possono rappresentare più del 3% del totale.
Il fondo ha una commissione di gestione dello 0,42% annuo.

L’altra novità in casa Ubs è dedicata alle obbligazioni Usa. Si chiama Ubs Etf Barclays Capital Us 1-3 Year Treasury Bond (Isin LU1324510525) e il costo annuo è dello 0,25%. L’indice sottostante (Barclays Capital Us 1-3 Year Treasury Bond hedged to euro) comprende titoli di Stato emessi dagli Stati Uniti con una durata residua compresa fra uno e tre anni e un rating non inferiore a “investment grade”. Il fondo è hedged, offre cioè una copertura per ridurre l’impatto delle fluttuazioni tra dollaro ed euro.

A seguire, il 19 febbraio, hanno debuttato quattro fondi di db X-trackers, la piattaforma del gruppo Deutsche Bank. 
Il db x-trackers Msci World euro hedged (codice Isin LU0659579733) offre un’esposizione al Msci Total Return Net World Index, un indice che misura il rendimento dei titoli delle società a media ed alta capitalizzazione nei paesi sviluppati; il benchmark mira inoltre a rappresentare una percentuale di mercato pari all’85% rettificata sulla base del flottante all’interno di ciascun settore del mercato mondiale. Il fondo, che ha un costo annuo dello 0,52%, utilizza una modalità di replica sintetica dell’indice.

È dedicato invece al mercato delle obbligazioni corporate statunitensi il db x-trackers Barclays Usd Corporate Bond (Isin IE00BZ036H21), che ha un costo di gestione dello 0,2% annuo. L’Etf riflette il rendimento del Barclays Usd Liquid Investment Grade Corporate Index, che fa riferimento alle obbligazioni a tasso fisso in dollari, con un rating investment grade, emesse da società dei settori finanziario, delle utilities e industriale.

Il mercato azionario giapponese è al centro delle altre due nuove proposte del gruppo Deutsche Bank: entrambi replicano infatti l’indice Jpx-Nikkei 400, che comprende le azioni di 400 società quotate sul Jasdaq e alla Borsa di Tokyo, ma sono l’uno denominato in yen e l’altro in euro, con copertura del rischio di cambio. Il primo è il db x-trackers Jpx-Nikkei 400 (Isin IE00BPVLQD13) e ha un costo annuo dello 0,2%; il secondo, db x-trackers Jpx-Nikkei in euro (Isin IE00BRB36B93) costa lo 0,3% annuo.

Azioni giapponesi anche per il nuovo fondo di Ossiam, Japan Minimum Variance (Isin LU1254453738), quotato dal 23 febbraio. L’Etf replica la performance dell’indice Japan Minimum Variance Nr, calcolato e pubblicato da Standard & Poor’s Dow Jones. Alla base del prodotto c’è la strategia “minimum variance”, che consiste in una selezione dinamica dei titoli più liquidi tra i maggiori dell’indice S&P/Topix 150 Index; i titoli sono ponderati poi con una procedura di ottimizzazione non discrezionale, finalizzata a minimizzare la volatilità attesa dell’indice utilizzando dati quali la volatilità storica dei titoli ed il loro grado di correlazione.

Maxi emissione poi per State Street Global Advisors che dal 23 febbraio ha ampliato la propria gamma di fondi quotati a Milano con 15 nuovi Etf: nove Etf settoriali sull’azionario Usa, quattro Etf obbligazionari, uno sul Giappone e uno che offre esposizione alle società immobiliari quotate e ai trust di investimento immobiliari in Europa (escluso il Regno Unito).

Gli Etf settoriali americani coprono i settori dei beni di consumo di base e dei beni ciclici, dell’energia, dei finanziari, della salute, degli industriali, dei materiali, della tecnologia e delle utilities appartenenti all’indice S&P 500.

Con gli Etf obbligazionari è possibile investire in indici legati ai titoli di stato dei mercati emergenti (denominati in dollari) e in titoli di stato degli Stati Uniti, fra cui uno (Spdr Barclays Us Tips) offre un’esposizione alle obbligazioni legate all’inflazione emesse dal Tesoro americano.

A chiudere la serie delle novità di febbraio è Lyxor che dal 26 del mese quota due nuovi Etf dalle caratteristiche assai diverse.
Il primo, Lyxor Bot Mts ex-Bank of Italy (Isin LU1287024076) replica l’andamento dell’omonimo indice, che a sua volta rappresenta il rendimento dei titoli di Stato italiani con scadenze inferiori a 12 mesi. Il costo di gestione del fondo è dello 0,15% annuo.

Ci si sposta invece in Africa con il Lyxor Pan Africa (LU1287022708), che ha un costo di gestione dello 0,85% annuo. L’indice di riferimento, Sgi Pan Africa Net Total Return Index, è composto di azioni di società quotate sulle Bborse africane o che esercitano principalmente la loro attività sul territorio africano. Dal punto di vista geografico, l’indice è suddiviso in parti uguali in tre regioni: Sudafrica, Africa del Nord e Africa sub-sahariana (escluso il Sudafrica).
Per ciascuna delle tre zone, sono selezionati i primi dieci titoli per capitalizzazione di Borsa.

Sono infine di oggi, 4 marzo, le ultime due novità, targate da Source, per il mercato milanese degli Etf, entrambe relative al mercato azionario europeo. Il Source R Equal-Risk Europe Equity (codice Isin IE00BRK94N63) replica, in maniera sintetica, un indice composto da circa 125 titoli, caratterizzati da un valore negoziato medio giornaliero di almeno un milione di euro, e che sono quotati da almeno un anno. Il costo di gestione dell’Etf è 0,48% annuo.

Modalità di replica sintetica anche per il Source Gs Equity Factor Europe (Isin IE00BMW3NY56), che ha un costo annuo dello 0,55%. L’indice di riferimento, sviluppato da Goldman Sachs International, riflette la performance di un portafoglio di azioni europee, selezionate sulla base di diversi criteri, tra cui dimensione e qualità, in un universo di circa 2.500 titoli quotati in 36 mercati di tutta Europa.