Giappone, le trimestrali confermano le prospettive di crescita

Richard Kaye -

L’irripidimento delle curve dei rendimenti statunitensi e la sovraperformance delle materie prime hanno pesato sulla performance relativa del fondo nel corso del mese.

Parallelamente, prevediamo il proseguimento della pluriennale transizione del mercato giapponese verso investimenti di qualità a forte potenziale di crescita, incoraggiata dal ritorno delle istituzioni domestiche nel loro mercato con un focus sulla crescita di qualità.

Le trimestrali in uscita non fanno che confermare la crescita stabile delle società in cui investe il portafoglio. Nel trimestre appena concluso, Nidec ha riportato una crescita dell’utile operativo del 28%, a cambi costanti, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, evidenziando un’attività organica motori ancora solida in tutte le aree e il contributo di nuove divisioni.

Shimano ha registrato un aumento dell’utile operativo dell’11% in un contesto di stabile ritorno alla crescita e livelli delle scorte normalizzati.

M3 prevede una crescita dell’utile operativo del 15% (dato rettificato secondo gli IFRS) nel prossimo esercizio, poiché prosegue a ritmo costante la monetizzazione del suo sito di networking professionale in campo medico.

Il concorrente di Komatsu, Caterpillar, ha incrementato le previsioni per il 2018 in considerazione della crescita della domanda di risorse e anche le previsioni di Komatsu sono ottimistiche.

Il mercato ha mostrato una certa volatilità, in parte per effetto delle difficoltà politiche incontrate dal primo ministro Shinzo Abe, sospettato di aver influenzato un affare relativo alla vendita di un terreno destinato a una scuola privata, sebbene la commissione d’inchiesta della Dieta non sembra averlo incriminato.

L’annuncio dei dazi statunitensi sull’acciaio ha avuto ripercussioni sui mercati azionari globali, che non hanno risparmiato il Giappone. È difficile esprimere commenti di carattere generale sul reale impatto di tali sviluppi, ma dovremmo tenere presente che le società esportatrici nipponiche hanno una lunga esperienza in fatto di protezionismo da parte dei partner commerciali e di volatilità dei cambi, cui hanno ovviato sviluppando consistenti capacità produttive nel settore manifatturiero al di fuori del Giappone.


Richard Kaye – Japan Portfolio Manager – Comgest