Cina, il mercato interno non teme il rallentamento

Jasmine Kang -

Quando la Fed intraprese il percorso di revisione al rialzo dei tassi, la Cina ne risentì. L’indice MSCI China è diminuito dell’11,5% nella rivelazione in dollari (-9,3% in EUR) nel corso di ottobre e l’attività economica nel terzo trimestre è rallentata lievemente al 6,5%.

Tuttavia, è positivo l’aumento del 10% nella crescita dei consumi reali nel terzo trimestre, all’11%, in lieve calo rispetto al valore registrato nel secondo trimestre. Anche il settore dei servizi ha resistito, mentre la crescita degli investimenti ha registrato un incremento del 4,5%, simile a quello dell’ultimo trimestre. Nel complesso gli indicatori suggeriscono un rallentamento, ma nessun allarme importante sul mercato domestico.

Le preoccupazioni riguardanti la guerra commerciale sono continuate durante il mese. Ci sono possibilità che il Presidente Trump voglia ridurre l’esposizione americana verso la Cina nel campo della logistica IT. Il conflitto esterno esorta il governo cinese a lavorare su politiche più favorevoli per sostenere l’ecosistema domestico. I politici hanno compiuto nuovi sforzi per rafforzare la fiducia delle imprese, rilasciando un piano di detrazione delle imposte sul reddito personale e impegnandosi di recente a sostenere il settore privato.

Yutong, il più grande produttore cinese di autobus, ha riportato utili netti in calo nel 3° trimestre (-47% su base annua). La domanda ha rallentato in Cina, soprattutto sulla scia della riduzione dei sussidi governativi dall’inizio dell’anno. Nonostante ciò, la società ha mantenuto la propria governance piatta per l’intero anno, impattando positivamente il quarto trimestre. La domanda di autobus elettrici di Yutong rimane alta poiché il governo sta lavorando duramente per migliorare la qualità dell’aria nelle città e la penetrazione rimane bassa.

La crescita del 6,5% di TSMC (nella rilevazione in dollari) è approssimativamente in linea con il 7-9% di crescita dei suoi prodotti di punta durante quest’anno. I suoi continui progressi nell’industria dell’auto, nell’intelligenza artificiale (AI) e nell’elaborazione numerica ad alte prestazioni ci rendono fiduciosi sulla sua crescita a lungo termine del 10%. Con un livello di capex in calo, c’è un potenziale a rialzo per quanto riguarda la crescita degli utili.

I ricavi di Hikvision sono cresciuti di un altro 15% nel trimestre e il margine del gruppo continua a reggere bene. La società è esposta agli Stati Uniti solo per l’8%, anche se ci sono preoccupazioni riguardanti la guerra commerciale e la sicurezza tecnologica. A livello nazionale, la direzione ha ridotto volontariamente il canale di distribuzione ed i crediti verso clienti. Hikvision continua a investire pesantemente nella R&S per sviluppare i suoi sistemi innovativi di sorveglianza che utilizzano l’intelligenza artificiale, per i robot utilizzati per la logistica e le soluzioni domestiche in Cina.


Jasmine Kang – gestore del fondo Comgest Growth China – Comgest