quando sembra andare tutto male, la soluzione potrebbe venire dall’azionario cinese

Jian Shi Cortesi -

Il momento migliore per entrare sul listino cinese? Quando tutto sembra andare male. Gli investitori a livello mondiale hanno in questo momento un atteggiamento pessimistico e nutrono più di qualche timore nei confronti del mercato cinese.

Allo stesso tempo, però, riteniamo che le valutazioni siano basse, con un multiplo prezzo/utili forward pari a circa 11 volte se si includono i titoli legati a internet e a 8 volte se si escludono questi ultimi. Inoltre, il governo ha iniziato a sostenere l’economia in maniera più attiva.

Il mercato azionario cinese potrebbe essere paragonato in questo momento ad un grande magazzino, con tante società in offerta. Tra gli esempi più validi Baidu, spesso descritta come la Google cinese, il cui multiplo P/E è pari a circa 20 volte, lo stesso livello in cui si trovava nel momento peggiore della crisi del 2008. Allo stesso modo, Geely Automobile, proprietaria di Volvo, sta attualmente trattando solo a 10 volte gli utili.

In termini di posizionamento, nutriamo la maggiore fiducia nei confronti di settori quali finanziari, servizi di comunicazione e consumi discrezionali, mentre, all’opposto, non siamo interessati a materiali, energia ed industriali.

Ampliando la nostra prospettiva a livello continentale, le valutazioni sono interessanti, con il multiplo prezo/utili dell’indice MSCI Asia ex-Japan inferiore di circa il 40% rispetto all’omologo statunitense. Il P/E relativo si trova a livelli che, secondo noi, equivalgono al minimo del mercato. L’unica volta in cui è stato inferiore si è registrata nel 1999, durante la crisi finanziaria asiatica.

Nel frattempo, l’indice Asia Dollar è vicino ai livelli più bassi mai registrati dalla crisi finanziaria globale. Dal nostro punto di vista, qualsiasi inversione di tendenza in termini di forza del dollaro potrebbe essere favorevole alla performance dell’azionario asiatico.

Continuiamo a concentrarci sui migliori settori guidati dai trend principali, provando a selezionare i leader di settore con un vantaggio competitivo sostenibile. La Cina ricopre un ruolo significativo, con allocazioni verso la Corea, Taiwan, Hong Kong e India a comporre la maggior parte di ciò che rimane.


Jian Shi Cortesi – portfolio manager per l’azionario asiatico e cinese – GAM Investments