Apre l’archivio storico Mediobanca “Vincenzo Maranghi”

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Apre oggi alla consultazione l’Archivio storico di Mediobanca presso cui sono consultabili i documenti dei primi venti anni di attività, dal 1946 al 1966. Nei prossimi anni verranno progressivamente rese consultabili anche le carte per il periodo 1967-1976, di cui è in corso l’inventariazione e la digitalizzazione.

Per l’occasione Mediobanca pubblica il volume di fonti “Mediobanca e il Salvataggio Olivetti. Verbali delle riunioni e documenti di lavoro 1964-1966”, a cura di Giampietro Morreale. Il libro contiene la trascrizione integrale dei verbali delle riunioni tra la Olivetti e il Gruppo di Intervento.

La scelta di mettere in consultazione i documenti relativi ai primi venti anni di attività della banca nasce dalla consapevolezza del contributo che Mediobanca può dare alla ricostruzione della storia economica e finanziaria del Paese.

Fin dalla sua fondazione Mediobanca ha sempre attentamente organizzato la propria memoria, cioè la capacità di autodocumentarsi in rapporto alle proprie finalità pratiche. Ha scelto poi di preservare e rendere consultabile il patrimonio documentario dell’impresa, frutto di abilità tecnica, e della rete nazionale e internazionale di relazioni che hanno consentito lo sviluppo della banca nel panorama economico e finanziario.

La decisione di aprire agli studiosi l’archivio di Mediobanca venne assunta nel 2012. In quella occasione il Consiglio di Amministrazione della banca deliberò di intestarlo alla memoria di Vincenzo Maranghi (Amministratore delegato di Mediobanca dal 1988 al 2003). Nel giugno 2104 la Direzione regionale per i beni culturali della Lombardia ha dichiarato l’archivio “di interesse storico particolarmente importante”.

A oggi sono circa 180.000 i fogli scansionati, di questi oltre 120.000 provengono dal subfondo “Segreteria  generale e dell’Amministratore delegato Enrico Cuccia”. I documenti saranno consultabili presso la sede di Mediobanca.