Oltre le incertezze: rivalutare la nostra strategia oggi, per preparare il domani della post-crisi

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Come nelle crisi precedenti, il contesto attuale non è necessariamente favorevole all’assunzione di rischi. Tuttavia, crediamo opportuno dedicarci a soppesare con calma le valutazioni attuali e identificare le opportunità che, come ben sappiamo, se colte adeguatamente in questi tempi difficili, spesso costituiscono i driver delle performance di domani.

Diversi mercati stanno mostrando segni di capitolazione: questo spiega perché le valutazioni attuali degli Additional Tier 1 e dell’High Yield appaiano relativamente basse rispetto ai fondamentali.

Senza sottostimare l’importante impatto economico della crisi, i programmi di stimoli annunciati dai governi e le misure poste in essere dalla BCE dovrebbero rassicurare. Gli annunci dell’Eurotower del 18 marzo ne sono un’ulteriore prova. Ora si invoca una linea interventista piuttosto che il “laissez faire”, al fine di rianimare l’economia il più velocemente possibile; il settore bancario costituisce chiaramente un canale di trasmissione essenziale per l’economia reale, che dovrà essere preservato ad ogni costo.

Le banche europee si sono evolute per oltre un decennio in un contesto caratterizzato da una regolamentazione sempre più prudente, che ha sostanzialmente favorito il rafforzamento dei bilanci a svantaggio degli azionisti. Con livelli di capitali molto favorevoli, i bilanci evidenziano una gestione del rischio molto cauta, che non lascia spazio ai timori di “azzardo morale”, se le istituzioni dovessero rafforzare le misure accomodanti.

Pertanto, il debito subordinato finanziario per noi rappresenta chiaramente una forte convinzione sul fronte del mercato del credito, a causa delle valutazioni attuali e dei livelli estremamente bassi di rischio creditizio sul settore.