Sicurezza per sé e per l’ambiente con il Sistema per il Trattamento dell’Acqua eSpring

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L’acqua è una risorsa fondamentale che ci permette di avere una vita sana e di dare il massimo sia a livello fisico che mentale, ma è anche un bene prezioso che va tutelato per la propria sicurezza e quella dell’ambiente. Il processo di estrazione, imballaggio e trasporto dell’acqua imbottigliata e il problema delle microplastiche (particelle di plastica inferiori a 5 millimetri di lunghezza) sono infatti fattori che incidono negativamente sul benessere dell’uomo e sul pianeta.

Quando un consumatore acquista acqua in bottiglia, spesso, è ignaro dell’impatto che questo gesto ha sull’ambiente. Consideriamo, infatti, che ogni anno, almeno 8 milioni di tonnellate di plastica confluiscono nell’oceano, il che equivale a svuotare il contenuto di un camion della spazzatura nell’oceano al minuto[1].

Le microplastiche sono ovunque nell’ambiente – nell’acqua, nel suolo, ma anche nell’aria che respiriamo e nel cibo che ingeriamo.
“Si identificano come microplastiche un’ampia tipologia di materiali differenti per composizione chimica, forma, colore, dimensione e densità.  I potenziali effetti delle microplastiche sulla salute dell’uomo a seguito della ingestione attraverso l’acqua e i cibi sono riconducibili all’interazione fisica (accumulo nell’organismo), chimica (reazioni indesiderate e non prevedibili) e/o microbiologica (presenza di colonie che formano biofilm). Gli effetti sulla salute dell’uomo sono allo studio e i dati epidemiologici sono insufficienti.” – afferma Maria Laura Mastellone, Prof.ssa presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali, Biologiche e Farmaceutichedell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, che continua: “È comunque evidente che sia l’effetto fisico legato ad ingestione ed accumulo nell’organismo che gli effetti legati all’interazione chimica con sostanze potenzialmente reattive, potrebbero essere pericolosi, soprattutto a lungo termine. Il processo di captazione, il suo trasporto attraverso le reti idriche, gli stessi processi di trattamento depurativo oltre all’ imbottigliamento stesso, possono contaminare l’acqua per uso umano con particelle di varia natura, tra cui le microplastiche. L’eliminazione di tali contaminanti è possibile tramite la filtrazione meccanica che sfrutta la differenza di dimensioni tra i pori del mezzo filtrante e la dimensione media delle microparticelle. L’eliminazione delle microplastiche è fortemente raccomandata onde evitare potenziali conseguenze sulla salute. Anche a livello ambientale la presenza massiccia di microplastiche ha potenziali conseguenze a lungo termine a causa del progressivo, seppur lento, fenomeno di degradazione molecolare e conseguente rilascio e accumulo di sostanze nocive. L’Organizzazione Mondiale della Sanità riporta valutazioni relative alla presenza di microplastiche da 0 a 10.000 particelle per litro di acqua potabile.”