Aegon AM a favore dell’inclusione dell’Accordo di Parigi nella rendicontazione finanziaria

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I costi riferiti al cambiamento climatico dovrebbero essere riportati nei report finanziari delle più grandi società europee. Aegon Asset Management si è unita ad altri 36 importanti investitori istituzionali, nell’ambito dell’Institutional Investors Group on Climate Change* (IIGCC), per scrivere a 36 delle più grandi società europee invitandole a riflettere adeguatamente nei loro bilanci le implicazioni del loro impegno globale per limitare l’aumento della temperatura al di sotto dei 2C.

Le aziende sono state selezionate sulla base della loro esposizione al rischio correlato alla decarbonizzazione, dato il progressivo allontanamento delle principali economie dai combustibili fossili in linea all’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico. La lista include le maggiori società quotate europee per fatturato operative nel settore energetico, dei trasporti e manifatturiero come Anglo American, BASF, Equinor, EDF, Airbus e Renault.

I destinatari riceveranno anche una copia del documento relativo alle aspettative degli investitori su bilanci allineati all’Accordo di Parigi (Investor Expectations for Paris-aligned Accounts) pubblicato dall’IIGCC, che definisce i cinque chiari passi che le società dovrebbero rispettare nella preparazione di conti aziendali adeguati alla richiesta. Questo include anche aspettative specifiche degli investitori per i revisori dei conti, chiamati a segnalare relazioni finanziarie che ignorano rischi climatici tangibili non essendo così “allineate a Parigi”. Questo è il termine utilizzato per cogliere l’importanza di garantire che le implicazioni finanziarie del rispetto dell’Accordo di Parigi siano pienamente rilevate.

Sono stati individuati specifici membri del Comitato di revisione direttamente responsabili del rispetto delle aspettative degli investitori. Qualora tali aspettative non vengano soddisfatte, gli investitori si riservano di procedere attraverso tre linee di azione: l’engagement, il voto e il disinvestimento.

Brunno Maradei, Global Head Responsible Investment dichiara: “Affrontare il cambiamento climatico è una questione urgente, che deve essere affrontata con un’azione tangibile. Garantire che l’Accordo di Parigi sia preso in considerazione nei bilanci è un modo per assicurare che le aziende più esposte ai combustibili fossili siano ritenute veramente responsabili di questo importante impegno globale, proteggendo al contempo il valore a lungo termine per gli investitori”.