Eccesso di avidità sui mercati, speriamo non finisca come la Super League …

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È stata un’altra settimana relativamente tranquilla sui mercati finanziari, in cui i prezzi degli asset si sono mossi senza una direzione particolare. I dati solidi sulla crescita USA sono già stati in gran parte prezzati per il momento e i rendimenti dei Treasury sono calati da inizio aprile, mentre gli investitori asiatici con l’inizio dell’anno fiscale hanno cominciato ad investire la propria liquidità.

Il meeting della BCE di questa settimana ha riservato poche novità,nonostante ci sia la percezione che il punto di massimo pessimismo sia ormai passato in Europa. L’accelerazione dei programmi vaccinali fa pensare a una ripresa dell’attività sa economica nei prossimi mesi.

I dati UK mostrano che la campagna vaccinale sta iniziando a dare i suoi frutti. Infatti su 30 milioni di individui che hanno ricevuto la prima dose, solo 32 hanno avuto bisogno di essere ricoverati in ospedale da inizio 2021.

Tuttavia, le nuove varianti rimangono una fonte di grande preoccupazione, con tassi di contagio in accelerazione in diversi paesi, come l’India.

Intermezzi e opportunità

Sembra che i mercati abbiano preso una pausa per rifiatare dopo un frenetico inizio d’anno. Rimane incerto quanto la situazione attuale di calma possa perdurare.

Questo ci porta a chiederci quali potrebbero essere i catalizzatori in grado di far muovere i prezzi nelle settimane a venire. A tal proposito, continuiamo a credere che i dati sulla crescita e l’inflazione USA abbiano ancora margine per sorprendere al rialzo, nonostante le previsioni già ottimistiche del consensus.

Sebbene riteniamo poco probabile che la FED cambi le indicazioni sull’acquisto degli asset prima di settembre, dopo il meeting di Jackson Hole di agosto, è possibile che nelle prossime settimane alcuni ‘falchi’ del FOMC inizino a farsi sentire di più riguardo alla necessità di ridimensionare le politiche di stimolo. Questo potrebbe portare il trend dei rendimenti a tornare nuovamente rialzista.

Di conseguenza, vediamo il recente rafforzamento dei Treasury come un’opportunità per estendere le posizioni short.

Credito societario

Gli spread sul credito societario dell’eurozona hanno continuato a restringersi nelle ultime due settimane, dato che la domanda è stata sostenuta dagli acquisti della BCE e dagli investitori in cerca di rendimento. Al contrario, il rally degli spread statunitensi sembra aver perso slancio, anche se i bond high yield continuano a sovraperformare su base relativa e il continuo restringimento degli spread resta un tema dominante sullo sfondo nei mercati del credito.

Continuiamo a credere che questo trend abbia ancora un po’ di margine per proseguire. Se da un lato si teme un cambiamento delle politiche della Fed e una riduzione della liquidità più avanti nell’anno, per il momento i fondamentali del credito appaiono solidi e anche dal punto di vista tecnico il mercato sembra in buona salute – anche se le valutazioni indicano una possibilità di ulteriore compressione degli spread solo modesta a livello di indice.

Mercati emergenti

I rendimenti dei Treasury più bassi nell’ultimo mese e un dollaro USA più debole hanno continuato a sostenere i mercati emergenti. Dopo un primo trimestre difficile, le valutazioni sono diventate relativamente attraenti, anche se abbiamo ancora qualche timore che il vento contrario dei rendimenti USA più elevati possa tornare nei prossimi 1-2 mesi.

Rimaniamo preoccupati per la possibile escalation militare in Ucraina, per gli errori nelle politiche in Turchia e per l’impatto del Covid-19 in India e altri Paesi che dipendono fortemente dal turismo.

Tuttavia, ultimamente abbiamo una view più costruttiva sulle valute asiatiche, come il dollaro taiwanese e il won coreano, dal momento che l’attività economica vivace e una bilancia commerciale solida suggeriscono che vi sia spazio per un apprezzamento nel medio termine.

Guardando avanti

Aspettiamo che nuovi trend macro si facciano avanti. È improbabile che dal FOMC di settimana prossima emergano notizie particolari, con Powell che appare piuttosto soddisfatto per il momento. Tuttavia, maggio è un mese dal quale ci aspettiamo qualche sorpresa in positivo dai dati e crediamo che ciò potrebbe sollevare qualche dissenso da falco all’interno della Fed nelle prossime settimane.

Ciò potrebbe rinnovare le speculazioni sul fatto che il punto di flesso a livello di allentamenti monetari è ormai alle spalle. In quest’ottica, a maggio potrebbero iniziare a concretizzarsi dei rischi per il rally dei mercati, anche se nel breve periodo sembra prematuro aumentare le coperture sui posizionamenti long sugli asset rischiosi in portafoglio.

Nel frattempo, con il rimbalzo della crescita non ci sorprenderebbe se i policymaker iniziassero a prestare più attenzione ai rischi per la stabilità finanziaria.

Sembra che negli ultimi mesi in alcune parti del mercato abbia prevalso l’avidità – ad esempio per diverse criptovalute, nel boom di SPAC e NFP o nei trade a leva applicati da alcuni fondi hedge. Tuttavia, la sordida storia della proposta di una Super League europea ci ha ricordato quanto l’avidità possa spesso innescare una risposta che conduce a un finale infelice.

A questo proposito, sembra che alcune di queste nuove ‘asset class’ potrebbero risultare le più vulnerabili a un’eventuale correzione.

I segnali di un’eccessiva propensione al rischio nel breve termine potrebbero far preoccupare i policymaker, con l’arrivo di dati economici caldi. E ciò potrebbe fungere da reminder del fatto che l’avidità è negativa. Più in generale, il focus su ESG e sugli investimenti responsabili potrebbe essere visto come un contraccolpo all’avidità e all’eccesso di consumi nella società, a detrimento della salute e del pianeta.