La BCE conferma l’enorme pacchetto di stimoli

Macro&Strategy Team - Mirabaud AM -

Meglio prevenire che curare: la BCE mantiene in atto il suo enorme pacchetto di stimoli: questo è il messaggio principale dell’ultimo policy meeting della BCE. Tre questioni principali sono state al centro di questa riunione.

  1. Gli acquisti netti nell’ambito del programma emergenziale di acquisto di obbligazioni continueranno nel prossimo trimestre a ritmo elevato.
    Attualmente, la BCE procede con acquisti nell’ambito del PEPP per un importo di oltre 80 miliardi di euro al mese, dopo la riunione di marzo in cui la Presidentessa Lagarde ha menzionato un aumento “significativo” nell’acquisto di obbligazioni (la precedente media ammontava a 60 miliardi di euro). La BCE mantiene l’attuale ritmo elevato di acquisti di asset, in linea con la dichiarazione di mantenere “favorevoli” le condizioni di finanziamento – qualsiasi discussione sull’uscita dagli acquisti aggressivi tramite il PEPP è prematura, secondo la Presidentessa della BCE.
  2. Anche se le previsioni sono state aggiornate, gli aumenti dell’inflazione saranno probabilmente di breve durata.
    Tenendo conto che dovrebbe arrivare un miglioramento dei dati macroeconomici, la BCE ha aggiornato le proprie previsioni, in particolare su crescita e inflazione. Per quanto riguarda la prima, con molte economie in rapida riapertura e i livelli del Purchasing managers index in forte aumento, la BCE è più ottimista sulla crescita sia per quest’anno che per il 2022, pur mantenendo invariato il dato, di più lungo termine, del 2023. Inoltre, la “bilancia dei rischi” non pende più verso il basso. Per quanto riguarda l’inflazione, un punto chiave è la proiezione a lungo termine dell’IPC nel 2023 – un valore che è stato lasciato inalterato. I valori più alti dell’inflazione indicati dagli economisti della BCE per quest’anno e il prossimo riflettono principalmente effetti di base e fattori transitori – le proiezioni di inflazione a più lungo termine rimangono tristemente basse, molto lontane dall’obiettivo ufficiale della Banca centrale di un’inflazione “di poco inferiore al 2%”. Come sottolineato da Christine Lagarde, l’inflazione rimane “lontana dall’obiettivo finale”.
  3. Un altro tema è quello dell’attuale consenso all’interno del Consiglio direttivo della BCE,
    poiché un clima di armonia rafforzerebbe l’incisività delle decisioni future, anche sul programma PEPP e sulla revisione strategica. Sottolineando che c’era “un ampio accordo” all’interno del Consiglio direttivosulle decisioni prese, Lagarde ha voluto sottolineare l’unanimità esistente fra le autorità monetarie. Inoltre, c’è stato “un sostegno unanime” alla dichiarazione introduttiva, e non sembra che ci sia stata alcuna discussione interna riguardo a un cambiamento nel ritmo degli acquisti di asset.

Implicazioni per gli investimenti: manteniamo la nostra posizione complessivamente neutrale sull’azionario dell’Eurozona, ma confermiamo il nostro forte sovrappeso sulle piccole e medie imprese dell’Eurozona. Nell’ambito del reddito fisso,manteniamo la nostra unica posizione di sottopeso sulle obbligazioni sovrane, con una visione più favorevole sulle obbligazioni high yield dell’Eurozona. Manteniamo la nostra visione positiva sulla coppia valutaria euro-franco svizzero, mentre prevediamo un movimento più laterale dell’euro rispetto al dollaro USA.