Probabile inizio del tapering al meeting FOMC di settembre, con riduzione graduale acquisti da dicembre

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L’US Bureau of Labor Statistics (BLS) ha comunicato che, nel mese di luglio, l’indice generale dei prezzi ha evidenziato una crescita dello 0,5% mese su mese e del 5,4% anno su anno. Gli incrementi sono in linea con le attese del mercato (+0,5% m/m e +5.3% a/a).

L’indice core dei prezzi al consumo (esclusi energetici ed alimentari) ha segnato un aumento dello 0,3% m/m e del 4,3% a/a. Anche questi dati sono in linea con le aspettative (+0,4% m/m e +4.3/ a/a).

 

Grafico 1: Andamento CPI e CPI core

Fonte: US Bureau of Labor Statistics

 

Pressioni inflazionistiche non preoccupanti. Powell può rinviare annuncio tapering almeno fino a fine settembre. Vendite su dollaro, acquisti su equity USA

Nonostante l’inflazione statunitense sia su livelli record dal 2008 ha evidenziato un forte rallentamento nella crescita mensile. L’inflazione molto elevata ma che non supera valori considerati eccessivi rimane nel range di tolleranza della FED soprattutto dopo l’introduzione dell’average inflation targeting. Il presidente del Federal Reserve System, Jerome Powell, potrà prendersi ancora tempo prima di cambiare le strategie monetarie in essere.

Rimaniamo però dell’idea che una normalizzazione della politica monetaria arriverà presto sulle richieste non solo di alcuni membri hawkish del FOMC ma anche della stessa politica statunitense (recente lettera del senatore “democratico” Joe Manchin).

Pensiamo che la FED possa annunciare l’inizio del processo di tapering nel meeting del FOMC di settembre quando saranno comunicate anche le nuove proiezioni sulle principali variabili macroeconomiche. Riteniamo che gli acquisti di Treasuries e MBS saranno ridotti a partire da dicembre 2021 in modo graduale. Per il rialzo dei tassi d’interesse il sentiero è ancora lungo (ultimo trimestre 2022, primo trimestre 2023).

Sui mercati abbiamo assistito a un allentamento delle tensioni sulle pressioni inflazionistiche con un aumento degli acquisti su equity (future su Dow Jones e S&P500 su nuovi record assoluti) e con vendite sul dollaro. La coppia valutaria EUR/USD ha mostrato un incremento di 30 pips da 1,1715 a 1,1745.