COP26. L’80% degli italiani è fortemente interessato alle iniziative di governo e aziende

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SEC Newgate – tra i primi 30 gruppi globali di consulenza per la comunicazione – ha condotto una survey in 10 Paesi fra Europa, America, Asia e Pacifico per un totale di oltre 10.000 intervistati, al fine di indagare come le problematiche ambientali, sociali e di governance stiano influenzando l’opinione delle persone nei confronti di governi e imprese. Un tema che sarà oggetto di discussione durante COP26, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si terrà a Glasgow a inizio novembre.

Lo studio, dal titolo SEC Newgate ESG Monitor, mostra come le questioni ambientali, specialmente il cambiamento climatico, dominino le preoccupazioni dei cittadini, al punto che a livello mondiale più della metà dei cittadini consumatori afferma di essere disposto a boicottare le aziende con scarse attenzioni ai temi ESG e ritiene che gli impegni in tale ambito dovrebbero anzi essere regolamentati, con l’imposizione di sanzioni ove non fossero raggiunti gli obiettivi prefissati.

L’ESG Monitor di SEC Newgate ha rilevato che a livello globale ben sei persone su dieci hanno un alto livello di interesse verso tematiche ESG e che c’è una forte richiesta di sistemi coerenti e chiari di misurazione dei risultati. Inoltre, molti cittadini manifestano il desiderio che tutte le organizzazioni si assumano la responsabilità della sostenibilità delle proprie catene di approvvigionamento e del contributo alle comunità locali.

“La grande e crescente attenzione della comunità internazionale sui temi ESG rappresenta una sfida decisiva per le aziende e i governi di tutto il mondo – osserva Fiorenzo Tagliabue, CEO e fondatore di SEC Newgate -. Per l’attività che svolgiamo, finalizzata a proteggere e incrementare reputazione e business dei nostri clienti, ci troviamo nel crocevia fra mercato, politica, società e stiamo assistendo a un forte aumento della domanda di consulenza strategica e advocacy proprio relativamente a politiche e scelte legate all’ambito ESG, per accompagnare comunicazione e prassi di aziende e istituzioni in questo spazio critico. È per questo che il 21 ottobre abbiamo lanciato il SEC Newgate ESG Monitor, la nostra prima iniziativa di thought leadership globale, con un dibattito internazionale che si terrà il 21 ottobre”.

Lo scenario mondiale: clima e ambiente dominano il dibattito sull’ESG

Se il 61% degli intervistati afferma di essere molto interessato ai problemi relativi all’ambito ESG, il 52% manifesta una forte sensibilità verso l’ambiente. Fra le preoccupazioni, appare preponderante quella per il cambiamento climatico (24%), quindi per la difesa dell’ambiente naturale (10%), la gestione dei rifiuti (7%), l’inquinamento (6%) e la qualità dell’aria (5%).

Le decisioni prese in materia di ESG da parte di governi e istituzioni hanno ottenuto valutazioni in generale mediocri, pari a 5.5 su 10. Le valutazioni migliorano, invece, quando si considerano le performance ESG di organizzazioni no profit (mediamente 6.2 punti su 10), singoli individui (5.7) e società (5.7), valutate più positivamente.

Relativamente a governi e istituzioni, i fattori che maggiormente influenzano la percezione dei cittadini sulle iniziative ESG sono la governance (43%) e le azioni ambientali (35%), seguiti dagli interventi contro il cambiamento climatico, il comportamento etico e la trasparenza nel processo decisionale. Nel rating ESG complessivo delle aziende, le azioni ambientali sono invece ritenute le più importanti (49%), seguite dalla governance (28%) e dalle azioni sociali (23%). L’impatto maggiore viene da un uso responsabile e sostenibile delle risorse naturali e tendente verso l’obiettivo zero emissioni.

Ma il 76% degli intervistati afferma che le aziende potrebbero dedicare maggiore attenzione in materia di ambiente e più della metà concorda sul fatto che le istanze ESG dovrebbero essere regolamentate con sanzioni verso i contravventori e che, inoltre, sarebbe disposta a boicottare quelle aziende che mostrino scarse performance green.

“I numeri emersi da SEC Newgate ESG Monitor mostrano un’uniformità di pensiero fra locale e globale. Fatta eccezione per alcune specificità locali – afferma Tom Parker, CEO Deputy EMEA di SEC Newgate – la ricerca ha rivelato un sorprendente terreno comune a livello globale sulla percezione delle tematiche ESG e una preoccupazione diffusa verso etica e politiche di sostenibilità di governi e aziende.”

Italia ai vertici mondiali in termini di interesse per le tematiche ESG

In Italia il livello di coinvolgimento riguardo alle tematiche ESG è molto alto: l’80% degli intervistati afferma di essere fortemente interessato alle azioni del governo e delle imprese in materia di responsabilità ambientale e sociale; inoltre, il 62% dichiara che l’impatto ambientale di un prodotto o di un servizio influenza le scelte di acquisto dei consumatori.

Prioritarie risultano essere le questioni climatiche e ambientali, considerate dal 64% degli intervistati – a fronte del dato globale del 52% – uno dei principali problemi di cui governo e aziende dovrebbero occuparsi. Più nel dettaglio, le priorità identificate sono il cambiamento climatico (25%), le questioni ambientali in generale (14%) e le opportunità di lavoro (14%).

Severo il giudizio degli italiani sulle azioni ambientali del governo e delle aziende, ritenute insufficienti, con una valutazione media di 5.5 punti su 10 per entrambe, significativamente inferiori rispetto a quella degli altri Paesi del sondaggio. Al contrario, le organizzazioni no profit si aggiudicano il primo posto per le azioni ESG con un voto medio di 6.0, seguite dai singoli individui (5.6). Per migliorare la percezione complessiva dell’impegno di governi e aziende, i parametri principali sono le azioni contro il cambiamento climatico, l’agire nel miglior interesse della comunità a livello globale, la regolamentazione e politiche ambientali.

Quanto ai singoli settori, i più apprezzati per l’impegno ESG sono turismo, tecnologia e agricoltura, mentre il settore chimico, quello del trasporto aereo e quello minerario hanno ricevuto il punteggio più basso. Il trasporto aereo, insieme al settore energetico e ai servizi pubblici, interviene a influenzare significativamente la percezione generale delle performance ESG delle imprese: le compagnie aeree dovranno perciò prendere provvedimenti importanti se vogliono migliorare la propria reputazione e contribuire alla crescita di un mondo più green.

Sue Vercoe, Managing Director, Research presso SEC Newgate Australia e responsabile del progetto, afferma: “È la prima volta che intraprendiamo uno studio di questo tipo in diversi Paesi. Abbiamo utilizzato la modellazione di regressione per individuare i fattori specifici che più influenzano le percezioni ESG ed è molto interessante quanto abbiamo imparato sulle diverse aspettative delle comunità nei confronti di governi e aziende. La ricerca mostra con chiarezza come le persone si aspettino che i governi prendano l’iniziativa su questioni come la risposta globale al cambiamento climatico e che le aziende dimostrino con i fatti di mettere in pratica ciò che promettono. L’attenzione globale sui temi ESG è guidata dagli individui, come cittadino e come consumatori e le loro opinioni stanno orientando sia il loro comportamento sia la scelta delle azioni più efficaci per imprese e governi”.