Prezzi di mercato troppo aggressivi per futuri incrementi da parte BCE

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Da agosto i mercati finanziari stanno anticipando un tasso di policy della BCE di circa 40 bps su un orizzonte di 3 anni. Nel frattempo, viene dato per scontato che il tasso di deposito torni al di sopra dello 0,0%. Riteniamo che questo scenario possa essere troppo aggressivo e ci aspettiamo che la BCE rimanga in attesa fino al 2024. Sembra che i mercati stiano erroneamente trasferendo i previsti aumenti dei tassi in altri paesi, come Regno Unito e Stati Uniti, all’Area Euro. La causa principale risiede nell’aumento dei prezzi delle materie prime e nelle aspettative di inflazione, altamente correlate. Attestandosi al 2,1%, gli swap sull’inflazione dell’Area Euro a 10 anni hanno raggiunto il livello più alto dal 2013.

Sebbene sia improbabile che i tassi di inflazione effettivi ritornino ai bassi livelli pre-Covid, almeno parte di tale aumento è transitorio e diminuirà nel tempo. Inoltre, la politica monetaria non può affrontare efficacemente gli aumenti dei prezzi innescati da problemi nella catena di approvvigionamento e dall’aumento dei prezzi delle materie prime. Pertanto, prevediamo una correzione delle previsioni sui tassi chiave della BCE a breve. Ciò influenzerà anche i rendimenti a lungo termine. Mentre per questi ultimi la tendenza è ancora al rialzo, l’ulteriore aumento del rendimento sarà molto più lento.