Cina, nuove politiche monetarie e fiscali a sostegno dell’economia

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In Cina, i dati dell’indice dei direttori agli acquisti pubblicati da Caixin e Markit hanno mostrato che l’economia è rimasta piuttosto debole, in linea con un ritmo di stabilizzazione – ma senza che si sia registrata un’ulteriore contrazione dell’attività economica. I dati relativi al PMI manifatturiero hanno indicato che le condizioni del settore sono rimaste sostanzialmente invariate. Secondo Markit, la produzione è aumentata per la prima volta in quattro mesi, grazie alla diminuzione dei problemi di approvvigionamento energetico. La crescita del settore dei servizi è invece rallentata a seguito dei recenti focolai di Covid, che hanno pesato sulle vendite.

In conseguenza delle incertezze sorte a causa della nuova variante Omicron, la Banca Popolare cinese e il Politburo hanno assunto una linea di maggior supporto. La Banca centrale ha tagliato di 50 punti base il proprio coefficiente di riserva obbligatoria, con una mossa che dovrebbe immettere circa 1000 miliardi di Yuan nel sistema bancario. Il Politburo invece ha discusso le politiche economiche per il 2022 ed ora si sta concentrando sulla stabilizzazione dell’economia in vista del prossimo Congresso del Partito. La guidance politica per il mercato immobiliare punta ora alla stabilizzazione e non più alla riduzione della leva, con una parallela spinta agli investimenti in infrastrutture. Questi elementi dovrebbero sostenere un rimbalzo nell’attività immobiliare in Cina e più in generale nella crescita del Paese all’inizio del 2022.