Moneyfarm: al via la prima gamma di portafogli socialmente responsabili
Moneyfarm, società internazionale di investimento con approccio digitale, lancia la sua prima gamma di portafogli di investimento socialmente responsabili. Si tratta di sette portafogli in ETF, diversificati e pensati per soddisfare diversi profili di investitore in termini di propensione al rischio e orizzonte temporale, secondo la filosofia di gestione che caratterizza da sempre Moneyfarm, ma tutti accomunati dall’obiettivo di inglobare i fattori di sostenibilità, escludere le società non allineate a standard sociali internazionali e includere esplicitamente la valutazione dell’attivismo dell’emittente nel processo di selezione degli strumenti.
La proposta di questa nuova gamma arriva al termine di un processo di costruzione di un modello che è andato di pari passo alla crescente disponibilità dei dati che Moneyfarm ritiene fondamentali per inglobare fattori ESG nei suoi portafogli senza andare a compromettere le potenzialità di rendimento dell’investimento – nell’ultimo anno le informazioni a disposizione dei gestori, infatti, sono decisamente migliorate sia in termini quantitativi che qualitativi. Il team di Asset Allocation Moneyfarm, guidato da Richard Flax (Chief Investment Officer) e recentemente insignito del premio Migliori Gestori Patrimoniali Green 2022 dall’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza, costruisce e gestisce tali portafogli, ribilanciandoli all’occorrenza così come accade per i portafogli tradizionali. Si applica un’unica commissione di gestione annua, compresa tra lo 0,4% e l’1% a seconda del capitale investito (come per i portafogli tradizionali), che comprende lo screening continuativo degli strumenti, la gestione attiva del portafoglio e un consulente d’investimento dedicato.
5 criteri di selezione in aggiunta ai più comuni standard ESG
Gli ETF che compongono i portafogli socialmente responsabili di Moneyfarm sono selezionati e monitorati utilizzando un set standard di metriche ESG e un modello proprietario che fa leva su cinque criteri. 1. Riduzione dei rischi: riduzione del rischio finanziario derivante dai fattori di sostenibilità attraverso il miglioramento del rating ESG fornito da MSCI, secondo un approccio di negative screening su rating bassi e di best in class sui rating elevati – dove il rating MSCI permette di analizzare le aziende sottostanti l’investimento da un punto di vista dei rischi e delle opportunità derivanti da fattori di sostenibilità sociale e ambientale. 2. Attenzione agli aspetti sociali: riduzione dell’esposizione dei portafogli alle aziende con esternalità sociali negative – che prevede l’esclusione totale delle aziende esposte a controversie severe e non in linea con gli standard internazionali UN Global Compact e International Labour Organization – e selezione di ETF allineati a valori universali e che riducono l’esposizione a settori controversi quali tabacco, gioco d’azzardo e armi. 3. Prioritizzazione degli aspetti climatici: miglioramento dell’impatto climatico aggregato del portafoglio, tramite misurazione delle emissioni di CO2 medie e di un miglioramento nell’allineamento del portafoglio all’accordo di Parigi. Il portafoglio è costruito prediligendo strumenti che escludono dall’universo investibile aziende i cui ricavi derivano dall’estrazione di combustibili fossili quali carbone termico; ove possibile vengono anche preferiti strumenti che selezionano le aziende con minor impatto di CO2 secondo un approccio best in class. 4. Esposizione attiva: incremento dell’esposizione ai ricavi derivanti dalle aziende in linea con gli UN SDG. 5. Attivismo dell’emittente: a parità di altre condizioni, vengono privilegiati gli ETF di emittenti che presentano il livello di attivismo più elevato.
L’analisi dell’attivismo dell’emittente: ESG Engagement Layer
Moneyfarm analizza l’attivismo degli emittenti attraverso una due diligence che tiene in considerazione la frequenza e le modalità del voto sulle tematiche ESG, il coinvolgimento nelle tematiche ambientali, l’allineamento agli obiettivi dell’Accordo di Parigi, le politiche e la struttura del voto per delega nonché l’eventuale sottoscrizione di iniziative di responsabilità sociale o ambientale. Oltre a informare la valutazione degli strumenti questa due diligence permette a Moneyfarm di dialogare con gli emittenti di ETF relativamente al loro attivismocon le aziende.
Sostenibilità con attenzione al rendimento
Come i portafogli tradizionali di Moneyfarm, i portafogli socialmente responsabili ottimizzano le performance dell’investimento entro i parametri di rischio-rendimento che ogni cliente, al momento della sottoscrizione del servizio, ha definito in autonomia sulla piattaforma oppure insieme al consulente. Anche per i portafogli socialmente responsabili, Moneyfarm utilizza esclusivamente ETF in quanto veicoli di investimento liquidi, trasparenti ed efficienti in termini di costi.
Detto che le performance storiche non sono mai indicative di quelle future, nella simulazione qui sotto si può vedere come si sarebbe comportato negli ultimi 5 anni e mezzo uno dei nuovi portafogli socialmente responsabili di Moneyfarm (il più aggressivo). Confrontato al suo corrispettivo tradizionale (linea nera) probabilmente oggi avrebbe un rendimento superiore del 5%, ma quel che è più importante notare è che negli anni non si riscontrano sostanziali differenze in termini di volatilità e di performance. Quello che porta Moneyfarm a consigliare questa gamma al posto di quella tradizionale sono più che altro le sue esternalità positive, ossia la sua capacità di generare performance finanziarie in modo responsabile.
Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm, ha commentato: “Abbiamo lanciato i portafogli socialmente responsabili perché volevamo offrire ai nostri clienti portafogli che soddisfacessero le loro aspettative sia in termini di performance che di responsabilità sociale. Non esiste un’unica definizione di ESG, ma la crescente disponibilità di dati e informazioni condivise dalle aziende, unita a un lavoro di squadra durato diversi mesi nella definizione dei principi del nostro approccio, ci rendono fiduciosi di avere offerto ai nostri clienti una proposta che incentiva pratiche più responsabili con i risparmi, sempre naturalmente con l’obiettivo di generare rendimenti positivi nel lungo termine”.
Giovanni Daprà, Co-fondatore e CEO di Moneyfarm ha aggiunto: “La filosofia di Moneyfarm è quella di generare il miglior risultato nel lungo periodo in termini di rischio e rendimento. Secondo uno dei nostri recenti sondaggi tra i clienti, il 67% degli intervistati ha dichiarato di voler allocare almeno il 25% dei propri investimenti complessivi in un portafoglio socialmente responsabile, ma il 76% ha dichiarato di avere una comprensione limitata del mondo ESG e non si sentirebbe a proprio agio nel prendere decisioni di investimento in totale autonomia. Con il nostro modello ibrido i clienti possono scegliere portafogli socialmente responsabili senza dover affrontare le complessità della valutazione degli strumenti. Nel rispetto delle preferenze di ciascuno ci sentiamo di raccomandare questi nuovi portafogli rispetto ai tradizionali perché crediamo che possano generare performance finanziarie in modo più responsabile, che è quello che sappiamo che gli investitori vogliono nel lungo termine”.