Andamento dei flussi degli ETP a livello globale registrati nel mese di marzo 2022

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L’Europa non vuole rischiare

Data la vicinanza dell’Europa al conflitto in Ucraina, i flussi azionari europei sono tornati in territorio negativo per la prima volta da ottobre 2020 (-6,5 miliardi di dollari), con i maggiori deflussi da agosto 2019. Le fuoriuscite sono state guidate dagli ETP azionari europei quotati nell’area EMEA (-5,5 miliardi di dollari), che hanno registrato il record di deflussi netti. Al contrario, nel corso del mese di marzo i deflussi degli ETP azionari europei quotati negli in USA si sono attestati a -1,2 miliardi di dollari, dopo un anno di consistenti allocazioni e con rari segnali di sell out.

Il trend di deflussi non ha riguardato tutte le classi di asset. Infatti, nel mese di marzo gli investitori si sono orientati verso il reddito fisso europeo: ad esempio il credito investment grade focalizzato sull’Europa è tornato in territorio positivo (0,9 miliardi di dollari in entrata, dopo 1,2 miliardi di dollari in fuoriuscite del mese scorso), contribuendo al saldo positivo dei flussi.

L’acquisto di tassi europei è rallentato da 1,3 miliardi di dollari a febbraio a 0,3 miliardi di dollari a marzo, ma gli afflussi di 0,5 miliardi di dollari verso gli ETP obbligazionari inflation-linked rappresentano l’allocazione mensile più alta mai registrata. Questo avviene in un momento in cui l’inflazione legata all’incremento dei costi energetici sta colpendo significativamente le valutazioni europee, mentre i flussi sui TIPS sono tornati positivi per la prima volta in tre mesi (3,0 miliardi di dollari).

Miliardi per i lingotti

Nel mese di marzo si sono registrati afflussi record di 11,3 miliardi di dollari per gli ETP sull’oro – quintuplicati rispetto ai livelli di febbraio – superando il precedente massimo di 9,4 miliardi di dollari stabilito a luglio 2020. Questo record si è registrato nell’ambito della corsa verso i beni rifugio, seppur la propensione all’acquisto di oro è stata un crescendo, con un trimestre in crescita che non si registrava dal periodo agosto-ottobre 2020.

Gli acquisti sull’oro sono stati trasversali nelle diverse aree di quotazione degli ETP, in linea con la tendenza registrata da inizio anno, con una raccolta cumulata di 16,3 miliardi di dollari in totale controtendenza rispetto ai deflussi netti dell’intero 2021, pari a 9,8 miliardi di dollari.

Oltre all’oro, gli investitori hanno favorito prodotti con un’esposizione allargata alle commodity: nel mese di marzo i flussi in ingresso sono stati pari a 1,8 miliardi di dollari, alimentando il trend degli ultimi sei mesi, seppur in calo rispetto ai 4,0 miliardi di dollari di febbraio.

Energia per la difesa

Nel mese di marzo le allocazioni sul settore energia sono state pari a 1,7 miliardi di dollari, si sono registrati afflussi su tutto lo spettro settoriale, evidenziando che gli investitori stanno usando questa volatilità del mercato per costruire allocazioni cicliche. Questo si è riflesso anche a livello fattoriale: mentre a marzo i flussi sul value sono stati piatti, gli investitori hanno continuato ad aggiungere Quality con acquisti netti per 2,2 miliardi di dollari, il mese di maggiori afflussi del 2022. Dove si sono registrati deflussi? Nel settore finanziario che sembra essere stato impattato indiscriminatamente in questo ciclo di volatilità del mercato, con deflussi mensili record (-7,0 miliardi di dollari) dopo il record di afflussi registrati a gennaio (11,0 miliardi di dollari).

Il trend energetico non è una novità tra gli investitori – gli investitori hanno costantemente allocato al settore dall’inizio del 2020, con solo cinque mesi di deflussi nel periodo. Le allocazioni cicliche non sono state isolate all’energia: il settore industriale ha registrato il primo mese positivo da aprile 2021 con 0,5 miliardi di dollari, mentre quello dei material ha registrato il loro secondo più alto livello di afflusso mensile (2,5 miliardi di dollari), marginalmente al di sotto del record stabilito nel 2013.

Il settore tecnologico è stato in testa in termini di allocazioni a marzo, (4,6 miliardi di dollari) con la maggiore raccolta mensile da novembre 2021. Inoltre, gli afflussi del settore sanitario pari a 2,6 miliardi di dollari hanno invertito i deflussi di febbraio (-1,5 miliardi di dollari).

Sostenibili in cerca di slancio

I flussi degli ETP sostenibili quotati negli Stati Uniti e nell’area EMEA sono scesi a marzo al livello più basso dall’agosto 2020, con 5,6 miliardi di dollari aggiunti, in gran parte dovuto a un calo dei prodotti quotati in EMEA a 3,4 miliardi di dollari, mentre gli ETP quotati negli Stati Uniti hanno visto afflussi di 2,2 miliardi di dollari.

In EMEA, gli acquisti di ETP clean energy sono stati una nota positiva, con flussi in ingresso di 1 miliardo di dollari, la maggiore raccolta mensile da gennaio 2021. Al secondo posto, si evidenziano le strategie screened (0,8 miliardi di dollari), con acquisti guidati dalle esposizioni statunitensi.

Al terzo posto invece l’ESG best-in-class (BiC), solitamente il primo a guidare i flussi sostenibili, con deflussi mensili per la prima volta da marzo 2019 per i BiCETP azionari (-0,8 miliardi di dollari) da marzo 2019. In linea con le macro-tendenze, gli ETP ESG azionari europei (-1,0 miliardi di dollari) e della zona euro (-0,6 miliardi di dollari) hanno guidato i deflussi, mentre le esposizioni globali sono state marginalmente negative, in calo rispetto alla media degli ultimi sei mesi pari a 0,9 miliardi di dollari. Gli investitori hanno invece continuato ad allocare agli ETP ESG obbligazionari (1,4 miliardi di dollari), con flussi record per le esposizioni globali (0,7 miliardi di dollari), mentre gli ETP europei hanno invertito i deflussi di febbraio per raccogliere 0,4 miliardi di dollari.

I flussi ESG statunitensi sono tornati positivi con flussi per 2,2 miliardi di dollari, superando leggermente la media degli ultimi sei mesi pari a 2 miliardi di dollari. I flussi azionari hanno rappresentato la maggior parte degli afflussi con 2 miliardi di dollari in ingresso, guidati dalle strategie ottimizzate ESG (0,8 miliardi di dollari). In linea con le tendenze EMEA, gli investitori hanno anche investito in ETP clean energy statunitensi.