BCE pronta ad agire a luglio con l’accelerare dell’inflazione

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In occasione della prossima riunione di politica monetaria la BCE adotterà una posizione più hawkish, «da falco», dal momento che l’inflazione ha subito un’ulteriore accelerazione raggiungendo un livello record dell’8%. In particolare, segnaliamo che anche l’inflazione CPI core – che esclude i prezzi volatili dell’energia – è aumentata, raggiungendo quasi il 4% sul confronto annuale. Questo dato è di gran lunga superiore alla soglia che garantisce la stabilità dei prezzi e fa seguito ai dati nazionali sull’inflazione – che mostrano elevate pressioni sui prezzi in aumento – in Germania, Francia e Spagna. Di conseguenza, è una certezza l’aumento di 25 punti base del tasso di deposito ai meeting di luglio e settembre della BCE. Non prevediamo un aumento di mezzo punto, come indicato dal governatore della banca centrale olandese Knot. Per il futuro, tuttavia, ci aspettiamo che la BCE si mantenga prudente, perché riteniamo che l’attività economica rallenti significativamente e le pressioni inflazionistiche si attenuino nella seconda metà dell’anno. Tutto ciò è in linea con le ultime indagini sui consumatori della Commissione europea, che hanno mostrato un rallentamento delle aspettative di inflazione nella maggior parte dei Paesi europei.