CheckSig: Considerazioni di fine anno

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Il 2022 è stato un anno difficile per bitcoin e cripto, ha impattato significativamente su tutti noi. Sollecitati da molte sfide, abbiamo affrontato mercati nervosi, incomprensioni e ostilità. Ne abbiamo discusso con alcuni di voi, ma vorrei condividere con tutti cosa abbiamo imparato e come possiamo farne tesoro per preparaci al 2023.

Intermediari inaffidabili e crollo delle quotazioni

Gli scandali Terra/Luna, Celsius e FTX hanno messo in luce un ecosistema ancora poco maturo. È diventato evidente che:

  • gli esorbitanti rendimenti offerti da alcuni erano di fatto schemi di Ponzi
  • yielding/farming/staking hanno un rischio di controparte troppe volte sottostimato
  • attori e processi non trasparenti sono da considerare inaffidabili
  • la segregazione tra i beni dei clienti e quelli dell’intermediario deve essere netta e chiara.

La quotazione di bitcoin ed ether ne ha risentito significativamente: per colmare le voragini finanziarie provocate da operatori irresponsabili si sono innescate vendite che hanno fatto crollare i valori di oltre il 75% dai massimi 2021.

Chi conosce il mondo cripto ha già visto in passato ritracciamenti di prezzo drammatici, compensati successivamente da crescite vigorose. È una ciclicità a cui sono personalmente abituato, la terza dal 2014 quando ho iniziato a seguire bitcoin. Questa volta però non si tratta solo dei miei convincimenti e investimenti personali, ma sento una responsabilità nei confronti di tutti voi. Per questo mi sembra utile ribadire che la crisi del 2022 non riguarda bitcoin, non riguarda CheckSig.

Bitcoin, Ethereum e stablecoin

Bitcoin ha continuato a funzionare perfettamente, confermando il suo ruolo di riferimento nel mondo cripto: l’asset che si usa a garanzia, l’oro di famiglia che si vende nei momenti di crisi. Nessuna delle truffe o degli scandali che abbiamo visto erano basati su bitcoin: la sua trasparenza e il suo determinismo algoritmico non si prestano infatti a schemi malversatori.

Certamente la finanziarizzazione del mondo cripto che si è resa evidente nella prima crisi pandemica del 2020 ha aumentato la correlazione con l’azionario nord-americano e ridotto la diversificazione apportata da bitcoin a un portafoglio di investimenti; in ogni caso, come abbiamo ad esempio imparato dal -94% di Amazon allo scoppio della bolla Internet, il mercato ha bisogno di tempi congrui per apprezzare il valore dell’innovazione. E ricordiamo che comunque tre anni fa bitcoin valeva “solo” $7300, dieci anni fa $13: è un investimento rischioso, ma che ha ripagato incredibilmente sul medio periodo.

Anche Ethereum ha funzionato senza problemi. Con approccio molto diverso da bitcoin e prendendosi significativi rischi, il protocollo è evoluto rimanendo affidabile. Si può discutere sul suo contributo alla definizione di un ethos nel mondo cripto (o piuttosto alla sua mancanza), dividersi sul giudizio tecnologico, culturale e politico, ma è indubbio che Ethereum si sia confermato come un protagonista rilevante.

La crisi di fiducia ha avuto un effetto paradossalmente benefico per gli stablecoin, favorendo la crescita di quelli più trasparenti, mettendo in riga comportamenti e riserve di quelli storicamente meno affidabili, chiarendo che non c’è spazio per stablecoin algoritmici ingenui che vogliano creare ricchezza dal nulla come Terra/Luna.

Quanto ad altri crypto-asset, specialmente le mode del momento, abbiamo sollecitato cautela da sempre, espresso fondate perplessità in molti casi, e manteniamo riserve sulla loro capacità di tenuta nel tempo.

CheckSig e i suoi clienti

Pur non auspicabile, il contesto difficile sta discriminando tra fuochi fatui e realtà come CheckSig. I nostri clienti ci manifestano soddisfazione per i nostri servizi: quando scappano da aziende ritenute poco affidabili approdano da noi; infatti, novembre è stato per CheckSig il mese di maggior crescita nel 2022, il secondo di sempre, in controtendenza rispetto alla maggioranza degli intermediari. Nell’anno che ha visto tutti gli operatori di settore perdere clienti e volumi, noi abbiamo raddoppiato la base clienti e la raccolta.

Quest’anno abbiamo rilasciato l’area privata del sito e l’app (iOS e Android), esteso il supporto in custodia per ether e stablecoin, introdotto il contatto di emergenza per gestire il caso di un cliente divenuto irrintracciabile, ottenuto la registrazione per operare in Italia.

Tutto questo confermando i punti di forza che da sempre ci qualificano: unica azienda cripto italiana ad avere le garanzie assicurative (estese nel 2022 a tutti i crypto-asset con cui operiamo), unica azienda cripto italiana ad avere le attestazioni SOC1/SOC2 Type II, cioè i report di audit di una terza parte indipendente. A livello internazionale, le aziende cripto che possono vantare queste due credenziali siamo probabilmente meno di una dozzina.

CheckSig si distingue, inoltre, per avere il protocollo di custodia bitcoin più sicuro al mondo, proposto come standard aperto e trasparente: una configurazione multisignature-multilevel che fornisce mensilmente la prova delle riserve (Proof-of-Reserves, PoR). Siamo stati i primi al mondo a fornire la PoR pubblica, da Ottobre 2020; seguiti da molti exchange, ad oggi siamo ancora l’unico custodian a farlo.

Oltre all’affidabilità, tutti i nostri clienti apprezzano la relazione diretta e personale che abbiamo con ognuno di loro. Gli operatori finanziari e gli investitori istituzionali ci stimano inoltre come abilitatore tecnologico, la piattaforma crypto-as-a-service per eccellenza. Offriamo per loro una gamma di servizi integrata: esecuzione ottimale degli ordini sul mercato con gestione integrata della liquidità, custodia trasparente, consulenza e formazione – il tutto anche in modalità white-label, come abbiamo fatto quest’anno con Tinaba Banca Profilo.

CheckSig, un lavoro di squadra

Ringrazio gli investitori che continuano a rinnovarci la loro fiducia. CheckSig non può evidentemente governare le variabili macro-economiche e sistemiche, ma siamo fiduciosi che il lavoro ben fatto paga sempre, se sa essere paziente e resiliente. Abbiamo peccato di ingenuità sottostimando le difficoltà che ci aspettavano quest’anno: me ne assumo la responsabilità. Ma siamo certi di star costruendo un’azienda di valore e siamo fiduciosi che il mercato saprà riconoscerlo.

Abbiamo certamente costruito una squadra eccellente, fortemente motivata e con competenze rarissime se non addirittura uniche. Ringrazio ognuno dei miei colleghi, collaboratori e soci: sono orgoglioso di essere parte del team.

Inevitabilmente, CheckSig sarà fortemente influenzata dalla salute complessiva dall’ecosistema cripto. Ma io sono convinto che bitcoin sia qui per rimanere e cambiare significativamente il modo con cui intendiamo il valore economico, la sua trasmissibilità e il futuro della moneta. La sfida per CheckSig è quella di essere leader nella visione strategica, comprendere il cambiamento, aiutare tutti i nostri stakeholder.

L’orizzonte 2023

È facile prevedere che il prossimo anno vedrà il consolidamento degli attori e dei processi che avranno superato lo stress-test del 2022. Per questo è importante avere la lucidità di cogliere e valutare i segnali che la realtà ci offre.

Anzitutto, si sta delineando il quadro regolamentare. All’istituzione del registro italiano per i crypto-asset service provider è seguito il chiarimento sul trattamento fiscale delle cripto nella legge finanziaria 2023. A febbraio dovrebbe essere approvato dall’Unione Europea il regolamento MiCA (Markets in Crypto-Asset). Tutte queste iniziative hanno diverse ombre, ma è indubbio che costituiscano una legittimazione del mondo cripto (al netto di commenti poco equilibrati), il tentativo di superare il Far West attuale e andare verso un ambiente in cui investitori e risparmiatori siano meglio tutelati.

Il contesto sarà ulteriormente aiutato quando finalmente i regolatori promuoveranno il ruolo degli attori finanziari vigilati nell’offerta di servizi cripto e incoraggiaranno le società di revisione e consulenza ad operare professionalmente con le aziende cripto. Ci vorrà onestà intellettuale per rettificare le indicazioni improvvide fornite da regolatori italiani ed europei negli ultimi mesi, il cui paradossale effetto è di abbandonare risparmiatori ed investitori in balìa di operatori inaffidabili. CheckSig, con il suo esempio, può indicare una strada percorribile e suggerire le best practices da adottare.

La responsabilità nella selezione di intermediari e fornitori di servizio è, quindi più che mai, in capo a investitori e risparmiatori. Attenzione a non cadere dalla padella di operatori opachi nella brace di un fai-da-te improvvisato e pericoloso: “be your own bank” si dice, “if you can” aggiungo io; meglio non sottovalutare i rischi di imperizia tecnica, quelli di aggressione a scopo di furto e il problema di come i nostri cari erediteranno i nostri asset digitali. I clienti di CheckSig hanno già scelto, noi faremo il possibile per aiutare gli altri tramite i nostri momenti di formazione e aggiornamenti informativi.

Come visto in passato e nonostante altri possibili fallimenti di attori inaffidabili, Bitcoin non smetterà di soffrire un’alta volatilità ma la sua resilienza e il suo valore sosterranno la crescita di tutto l’ecosistema.

Noi lavoreremo per offrire una gamma di prodotti e servizi ancora più ampia, da affiancare alla compravendita, alla custodia, alla formazione e al supporto in ambito fiscale e normativo. CheckSig sta pensando a soluzioni tecnologiche nuove e alla risposta dei bisogni ancora insoddisfatti dal mercato.