Il Principato di Monaco si avvicina all’Unione Europea

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Il Principato di Monaco non è membro dell’Unione Europea e non lo diventerà. Lo Stato monegasco ha sempre affermato il suo rifiuto categorico di integrare lo Spazio economico europeo (SEE) e l’UE. Perché allora il governo monegasco è in trattative con Bruxelles da 7 anni? Che senso ha ottenere un accordo di associazione con il colosso europeo? Quando saranno completati questi negoziati? Sta emergendo una scadenza alla fine del 2023…

Le aziende monegasche hanno troppe difficoltà ad esportare in Europa

Molte aziende monegasche che sono, per definizione, stabilite in uno Stato non membro dell’Unione Europea, incontrano, a seconda del loro tipo di attività, difficoltà nell’esportare i propri prodotti negli Stati europei o nel partecipare a bandi di offerta. Sarebbero penalizzati una dozzina di settori di attività: industria, commercio all’ingrosso e al dettaglio, agroalimentare, chimico, farmaceutico, cosmetico, lavoro interinale, assicurazioni e trasporti. “Questi ostacoli giuridici e amministrativi – dovuti alla non appartenenza di Monaco all’UE – hanno quindi un effetto negativo sul fatturato delle imprese, e quindi sulla loro redditività, e di conseguenza, a lungo termine, sull'”occupazione”, secondo alcuni osservatori. Viceversa, invece, i prodotti ei servizi europei sono commercializzati liberamente sul territorio monegasco. Le autorità del Principato vogliono quindi che ci sia “reciprocità di diritto e di fatto. In attesa di un possibile accordo, e per superare queste difficoltà, molte società stabilite a Monaco sono, ad esempio, obbligate ad avere un corrispondente nell’Unione Europea e quindi in generale in Francia. Questa può essere solo una soluzione temporanea in attesa di una possibilità riconosciuta di apertura del mercato europeo”.

Al di là del problema commerciale, anche i monegaschi che vogliono lavorare in Europa (tranne ovviamente in Francia visti gli accordi franco-monegaschi) incontrerebbero delle difficoltà a farlo. Secondo il governo monegasco un accordo consentirebbe ai cittadini di circolare meglio all’interno dell’Unione Europea. L’accordo consentirebbe, ad esempio, agli studenti nazionali di formarsi nelle università europee senza costi aggiuntivi, ma anche di partecipare a programmi di scambio come l’Erasmus, di fare tirocini o di lavorare in tutto il territorio dell’Unione Europea, e  nel Centro Economico Europeo di zona (SEE). I problemi “sono quelli incontrati da qualsiasi cittadino residente in uno Stato extracomunitario e che desidera stabilirsi. Molte formalità devono essere espletate prima di ottenere questa autorizzazione” aggiungono.

Qual è l’interesse per il Principato a firmare un accordo di associazione con l’UE?

In concreto, cosa porterebbe al Principato un accordo con l’Unione Europea? L’obiettivo di questo accordo di associazione è rimuovere gli ostacoli incontrati dagli operatori economici monegaschi nell’accesso al mercato interno europeo. Ciò garantirebbe una maggiore certezza del diritto nei loro scambi. Tra le altre argomentazioni addotte, il partito monegasco cita anche la possibilità di avere un accesso più agevole alla Corte di giustizia dell’Ue “che consentirebbe una composizione equilibrata delle controversie con l’Ue e gli Stati membri. Un altro argomento avanzato dal Principato: questo accordo permetterebbe di beneficiare di alcune politiche e programmi europei in vari campi come la ricerca, la sanità, l’istruzione o l’ambiente.

Già 7 anni di trattative: accordo finalizzato a fine 2023?

I negoziati tra Bruxelles e Monaco sono iniziati nel marzo 2015. Sono passati 7 anni. E sembrerebbe che finalmente si stia arrivando a una conclusione…  In un comunicato stampa pubblicato quest’estate dal Consiglio nazionale, si afferma proprio che proseguono le discussioni “in vista della conclusione dei negoziati su un possibile accordo di associazione entro la fine del 2023”.

Allora il Principato di Monaco entrerà a far parte dell’Unione Europea? No, Monaco non diventerà membro dell’UE. “L’accordo in corso di negoziazione le conferirà lo status di ‘Stato associato”, assicura il governo monegasco. “Solo un trattato che presenti vantaggi superiori agli svantaggi, per il Paese e per i monegaschi, otterrebbe il voto favorevole dell’assemblea nell’ambito di un eventuale disegno di legge che ne autorizzi la ratifica”, conclude il comunicato.