Il settore agroalimentare Lombardo continua a crescere

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Forte incremento delle esportazioni, continuo investimento sulla qualità delle produzioni, sinergie tra le diverse realtà del territorio, fortissima integrazione tra modello agricolo e apparato industriale e costante innovazione per migliorare la produzione e il suo impatto ambientale. Queste le chiavi di sviluppo che hanno caratterizzato nel 2022 il settore agroalimentare lombardo emerse durante il Food Summit Lombardia svoltosi il 15 febbraio a Pavia, organizzato da Gruppo Food con il sostegno di Intesa Sanpaolo. L’evento è stato l’occasione per discutere le criticità legate all’attuale contesto economico territoriale, evidenziare le potenzialità di crescita, con un focus particolare dedicato all’importanza strategica delle sinergie all’interno delle filiere e la condivisione di best practice e istanze dei protagonisti del settore agroalimentare lombardo.

In un momento così particolare e complesso, la filiera agroalimentare lombarda conferma la sua leadership nel comparto agricolo e, con oltre 3,8 miliardi di euro, è seconda in Europa e prima in Italia per valore aggiunto in agricoltura. Con 5,8 miliardi di euro è al primo posto in Italia anche per valore aggiunto nell’industria alimentare e delle bevande. A dirlo sono i dati dell’analisi di Intesa Sanpaolo presentati durante il convegno da Stefania Trenti, Head of Industry Research, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, oltre che le tante testimonianze di imprenditori e produttori del territorio che stanno lavorando per mantenere un ritmo di crescita costante e affrontare le sfide in atto con sempre più fiducia nel futuro.

Da una survey condotta presso le filiali Intesa Sanpaolo dedicate all’Agribusiness, nel corso del 2022 si stima una crescita di fatturato per le imprese agro-alimentari lombarde, in tutte le principali filiere. Nei primi nove mesi del 2022 le esportazioni lombarde della filiera sono cresciute del 19,1%, con ottimi risultati diffusi a tutti i mercati di sbocco, in particolare negli USA (+31%). Sul mercato interno, si sta assistendo a un fenomeno di normalizzazione post-Covid che vede le persone tornare maggiormente ai consumi fuori casa e abbandonare alcune abitudini alimentari instaurate con i lockdown.

In uno scenario positivo non mancano le criticità, legate soprattutto al generale aumento dei costi che non sempre è possibile trasferire sui prezzi rivolti al consumatore finale.

Sempre dalla survey condotta presso le filiali Intesa Sanpaolo dedicate all’Agribusiness, emerge come a dominare la questione dei costi è in particolare il caro energia, cui segue quello delle materie prime e dei trasporti. Alle sfide di breve temine si uniscono poi quelle strategiche di lungo periodo, come la necessità di fronteggiare i cambiamenti climatici, che in Lombardia sono più sentiti rispetto alla media delle altre regioni. Tra tutti, il problema della siccità che ha colpito molto la produzione di riso e che rischia di compromettere anche molte altre filiere del territorio. Unanime sul palco tra imprenditori e operatori la fiducia nella possibilità di risolvere molti tra questi problemi con l’innovazione tecnologica: senza innovazione non c’è sostenibilità.

Nonostante le criticità registrate, l’intenzione di continuare a investire c’è, soprattutto in digitale e sostenibilità. Esempi di successo sono già sul territorio e non mancano i fondi del PNRR.

Il Food Summit Lombardia 2023 è stato la seconda tappa, dopo il Piemonte, del ciclo itinerante di incontri organizzati da Gruppo Food e il main sponsor Intesa Sanpaolo per raccontare i territori italiani di eccellenza. Partner dell’iniziativa: Inalpi, Molino Casillo e Riso Scotti.