Inizio anno in rally, attenzione a possibili revisioni degli utili

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I mercati azionari hanno cominciato il 2023 in rialzo, dopo il calo di dicembre. I timori di una recessione sono stati spazzati via dopo che il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al rialzo le stime sulla crescita mondiale e la Cina ha annunciato a sorpresa la riapertura dell’economia. Ma attenzione, i warning sugli utili societari potrebbero portare a una pausa dopo il rally.

La stretta monetaria continua

Le banche centrali hanno messo in guardia il pubblico circa la loro volontà di proseguire con la stretta monetaria e gli avvertimenti su una possibile revisione degli utili societari si sono moltiplicati. Eppure, questi segnali sono stati appena sufficienti a moderare l’appetito degli investitori, riflettendo così il loro posizionamento (troppo?) prudente.

I mercati scommettono su una pausa a breve della stretta monetaria, ma le banche centrali sono impegnate a raffreddare l’economia per sconfiggere l’inflazione. La Banca centrale europea (Bce) in particolare è alle prese con due grossi problemi rispetto alla Federal Reserve (Fed): il primo è rappresentato dalla corsa dei salari, che rischiano di accelerare oltre la soglia del 3%, considerata pericolosa perché potrebbe alimentare pressioni inflazionistiche; il secondo è la qualità dell’inflazione, che soltanto per un terzo è controllabile dalla politica monetaria, mentre per due terzi è un’inflazione da offerta, legata agli shock sul prezzo dell’energia o a strozzature logistiche, quindi più difficile da spegnere alzando i tassi di interesse.

Il focus resta sugli utili: possibile pausa in reazione a revisioni utili

Nelle prossime settimane, l’attenzione degli investitori continuerà a concentrarsi sui risultati societari annuali, che permetteranno di tastare il polso dell’economia reale. Anche se finora i warning sugli utili nel complesso non hanno sortito effetto, non si deve escludere, dopo il forte rialzo di gennaio, che ciò possa portare a una pausa, o addirittura a un leggero ritracciamento. Se è vero che il quadro macroeconomico è migliorato in Europa, ci sembra che ciò rafforzi la prospettiva di un’ulteriore stretta monetaria. Di conseguenza, potrebbe essere difficile prevedere un’espansione dei multipli di valutazione, mentre allo stesso tempo è ancora troppo presto per prevedere una revisione generale delle previsioni sugli utili per il 2023.

Riteniamo più che mai importante mantenere una buona diversificazione. Restiamo fedeli alla nostra strategia d’investimento, concentrandoci su società che combinano la capacità di adeguare i prezzi, avere visibilità e/o prospettive di crescita attraverso l’esposizione a temi di lungo termine, nonché una solida struttura finanziaria. Va inoltre considerato che la sottoperformance delle mid e small cap ha creato, secondo noi, delle opportunità.

Continua ad essere un momento interessante per guardare ancora ai fondi PIR che hanno sofferto dei flussi negativi ma che possono offrire delle opportunità per chi vuole investire sul medio termine. Per chi volesse considerare una strategia d’accumulo, questo potrebbe essere il momento opportuno.