Robeco: Titoli tecnologici, il nuovo “bene rifugio”

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Prospettive per il 2024

Siamo entrati nel 2024 armati di buoni propositi e di un forte senso di ottimismo. Troviamo incoraggianti diversi trend portatori di significative opportunità di crescita:

  • Utili e bilanci solidi – Dalle small cap alle mega cap, le aziende hanno ampiamente risanato i propri bilanci, avendo trascorso gli ultimi 15 anni a risolvere problemi di debito in essere. La maggiore solidità dei bilanci si accompagna anche a utili positivi.
  • I “Magnifici 500” – Il 2023 si è concluso con un rally generalizzato dei mercati azionari, che ha coinvolto non solo i magnifici sette titoli delle mega cap tecnologiche, ma anche molte società a media e bassa capitalizzazione, che erano state visibilmente assenti dai rimbalzi del passato. Può darsi che le vendite indiscriminate (non solo di singoli titoli, ma anche di svariati ETF dagli ampi portafogli) siano sfociate in valutazioni interessanti su tutta la linea.
  • Ritorno in vita – Il mercato delle operazioni di fusione e acquisizione (M&A) si sta lentamente rianimando; ciò significa che gli acquirenti trovano più interessanti le valutazioni delle società target (i venditori). Prevediamo inoltre un aumento delle IPO, grazie al rinnovato interesse e alla liquidità del mercato.
  • Temi più attuali che mai – La solidità dei consumi (favorita dalla forte occupazione), la produttività delle imprese (sostenuta dall’innovazione tecnologica), le insicurezze delle catene di approvvigionamento (esacerbate dalle tensioni geopolitiche) e i cambiamenti nella società civile (alimentati dalle preoccupazioni per la sostenibilità) contribuiscono a creare un paniere diversificato di opportunità di investimento.

Titoli tecnologici: il nuovo “bene rifugio”

I titoli tecnologici inclusi nell’S&P 500 Index hanno toccato un massimo storico nel 2023 e di nuovo all’inizio del 2024. Questa spettacolare performance è stata determinata dalla potenziale capacità delle tecnologie emergenti (l’IA in particolare) di migliorare la produttività in tutta l’economia. È dovuta anche alla percezione che i titoli tecnologici siano diventati un nuovo “bene rifugio”.

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Europa: in calo, ma non fuori dai giochi

I titoli tecnologici fanno registrare una performance superiore di due deviazioni standard alla media a lungo termine (cfr. Figura 1). Lo stesso scarto (dettato in parte dalla tecnologia) si osserva mettendo a confronto gli Stati Uniti con il resto del mondo. La quota europea della capitalizzazione di mercato globale è scesa dal 20% al 15% negli ultimi vent’anni. Nonostante la penuria di società tecnologiche, l’Europa è sede di molte aziende che si occupano di sostenibilità e temi basati sulla natura con un ottimo potenziale di crescita. Se l’Europa come soggetto politico ed economico unitario fosse in grado di formare un blocco influente e neutrale sul piano geopolitico, alcuni temi beneficerebbero di un premio valutativo a lungo termine e osserveremmo un’inversione delle tendenze a ribasso.

 

 

 

Trasformazione tecnologica

Le forze strutturali e l’innovazione tecnologica evidenziano un’accelerazione, mettendo in crisi gli operatori storici e creando nuovi attori, modelli di business e canali di ricavo.

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IA, cloud e reshoring – Nel 2023 l’IA ha dominato i titoli dei giornali e la sua penetrazione nelle imprese e nell’economia continuerà ad accelerare nel 2024. Nonostante la sua potenza, l’IA continua a dipendere da altre tecnologie abilitanti come i semiconduttori, l’hardware, l’infrastruttura cloud e il software di cybersecurity, per citarne solo alcune. L’anno scorso la spesa per il software aziendale e i servizi cloud è rimasta robusta. Il reshoring della produzione procede a ritmo sostenuto, giovando agli investimenti nell’automazione di fabbrica e nella robotica.

Superamento della volatilità – I titoli fintech, che comprendono un’ampia schiera di società fornitrici di servizi bancari, di prestito, di pagamento e di gestione finanziaria, hanno registrato espansioni e compressioni dei multipli per via dell’ascesa vertiginosa dell’e-commerce, delle app di pagamento e della digitalizzazione dell’attività bancaria tradizionale. La necessità di inclusione finanziaria darà impulso agli investimenti fintech nei mercati emergenti. Al contempo, l’e-commerce, in particolare in combinazione con i sistemi “Buy now pay later”, darà una spinta potente alla redditività e alla crescita a lungo termine a livello globale.