L’andamento trimestrale del ramo danni

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Alla fine del IV trimestre 2023 i premi totali (imprese italiane e rappresentanze) del portafoglio diretto italiano nel settore danni sono stati pari a 44,7 mld, in aumento del 7,7% rispetto alla fine del IV trimestre del 2022, quando il settore ha registrato una crescita del 6,0%.

Lo sottolinea l’ Ania che evidenzia come si tratta del terzo anno consecutivo concluso con una variazione positiva e che ha portato la raccolta premi a superare per la prima volta i 44 miliardi a fine anno. L’aumento del totale dei premi danni alla fine del mese di dicembre 2023 è ascrivibile sia allo sviluppo del settore Non-Auto che ha registrato una variazione positiva del 7,4% sia del settore Auto (+8,0%) per effetto soprattutto dell’aumento dei premi del ramo Corpi veicoli terrestri (+13,6%) e, in parte, anche dei premi del ramo R.C. Auto che hanno registrato un incremento pari al 6,3%.

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La principale forma di intermediazione in termini di market share si è confermata essere il canale agenziale (72,9%), in lieve calo rispetto a quanto rilevato alla fine del 2022 (73,3%). In particolare, i rami nei quali il canale agenziale è risultato più sviluppato sono R.C. Veicoli marittimi (93,9%), R.C. Auto (85,1%), Altri danni ai beni (80,1%), R.C. Generale (78,3%), Cauzione (77,8%), Tutela legale (75,8%), Incendio (73,0%) e Assistenza (72,7%). Volumi di business molto ridotti per gli agenti si sono riscontrati invece nei rami Corpi veicoli aerei (13,8%), Corpi veicoli marittimi (17,8%) nei quali è molto forte la presenza dei broker con quote di mercato rispettivamente pari a 85,6% e 81,4%

I broker hanno rappresentato il secondo canale di distribuzione dei premi danni con una quota pari al 9,8%. Oltre a quelli già menzionati, i rami in cui l’intermediazione dei broker è stata molto rilevante sono il ramo R.C. Aeromobili (73,5%), Corpi veicoli ferroviari (71,3%), Merci trasportate (51,5%), Credito (30,4%) e Cauzione (19,4%).

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Gli sportelli bancari, con una quota di mercato dell’8,7%, hanno continuato a rappresentare un canale di distribuzione in crescita; il canale bancario è stato maggiormente coinvolto nella commercializzazione dei premi dei rami Credito (29,4%), Perdite pecuniarie (29,8%) e Infortuni (19,3%). Hanno rivestito, tuttavia, un ruolo importante (e in crescita) anche nei rami Incendio (11,8%), Assistenza (12,4%), Tutela legale (12,6%) e Malattia (16,8%).

La vendita diretta nel suo complesso (comprensiva della vendita a distanza, telefonica e Internet) a fine 2023 ha registrato un’incidenza dell’8,2% (8,3% nel 2022). Facendo riferimento alle singole modalità di distribuzione della vendita diretta, risulta che le agenzie in economia, gli intermediari a titolo accessorio che operano su incarico dell’impresa e i produttori diretti, hanno pesato per il 4,8% (4,6% un anno prima), mentre per il 2,8% il canale internet (3,0% a fine settembre 2022); la quota relativa ai premi veicolati attraverso i preventivatori online è risultata pari all’1,2% (1,3% a fine 2022); in particolare nel settore Auto tale quota è stata pari al 2,6%(2,7% a fine 2022)mentre più bassa e pari allo 0,2% è stata quella relativa agli altri rami danni. In particolare, i rami in cui, anche se marginalmente, si è fatto ricorso da parte degli assicurati all’utilizzo di preventivatori online sono stati l’Assistenza (1,8%), la Tutela legale (1,2%), gli Infortuni (0,5%) e le Perdite pecuniarie (0,2%)