Segnali contrastanti dai dati sulla fiducia degli italiani a maggio
I dati sulla fiducia di maggio offrono un quadro misto, confermando che l’uscita dalla fase di debolezza economica sarà probabilmente graduale.
Consumatori più ottimisti
La fiducia dei consumatori è rimbalzata a maggio, tornando ai livelli di marzo. Le famiglie sono più ottimiste sullo stato e sulle prospettive della situazione economica del paese e della loro famiglia, e segnalano costantemente una diminuzione delle preoccupazioni sulla disoccupazione futura. Sia l’indice di opportunità di risparmio che quello di opportunità di acquisto di beni durevoli migliorano marginalmente nel mese. Una possibile interpretazione risiede nella coesistenza di un mercato del lavoro resiliente e nella consapevolezza che, se l’attuale contesto disinflazionistico continua, la ripresa del reddito disponibile reale può proseguire. Se confermata, potremmo aspettarci una graduale accelerazione dell’attività di consumo nella seconda metà del 2024, con un possibile impulso derivante dagli incentivi per l’acquisto di automobili recentemente approvati.
Miglioramento della fiducia del settore manifatturiero grazie ai beni di investimento
Sul fronte delle imprese, il quadro è più sfumato. La fiducia migliora tra i produttori manufatturieri, è stabile tra i dettaglianti, ma si deteriora nettamente sia nei servizi che nelle costruzioni. Il miglioramento della fiducia nel settore manifatturiero è guidato soprattutto dalla componente dei beni d’investimento, la fiducia è stabile per i beni intermedi e cala per i beni di consumo. Il quadro generale del settore manifatturiero è caratterizzato da una produzione corrente debole, un miglioramento molto marginale degli ordini e una piccola riduzione delle scorte. I produttori si aspettano un lieve miglioramento degli ordini e della produzione e l’indice delle aspettative sui prezzi aumenta a maggio, raggiungendo il livello più alto da settembre 2023. Nel complesso, nessun segnale chiaro che l’attuale fase di debolezza del settore manifatturiero sia destinata a migliorare sensibilmente nel breve periodo.
La fiducia nell’edilizia cala di nuovo col venir meno dell’effetto superbonus
Dopo l’inasprimento delle condizioni per il superbonus, l’ulteriore contrazione della fiducia nel settore delle costruzioni non sorprende. A maggio l’indice è sceso al livello più basso dal dicembre 2022, guidato da un peggioramento della componente ordini/piani di costruzione. Migliorano invece leggermente gli ordini previsti, così come le previsioni. Potrebbe essere in atto una ricomposizione dell’attività, con la componente delle abitazioni in calo dopo l’euforia del superbonus e la componente infrastrutturale in miglioramento con la realizzazione dei progetti di investimento previsti nell’ambito del piano di ripresa e resilienza finanziato dalla UE.
La fiducia si attenua nei servizi, ma non nel turismo
Sul fronte dei servizi, la fiducia si contrae a maggio per il secondo mese consecutivo, trainata da un peggioramento nei servizi di trasporto e magazzinaggio e nei servizi di informazione e comunicazione, mentre è stabile nei servizi turistici. Le aspettative sugli ordini migliorano in generale, in modo più marcato nel turismo. Come già osservato per il settore manifatturiero, le aspettative sui prezzi aumentano nel mese anche nei servizi.
Nel complesso, i dati della fiducia pubblicati oggi supportano la nostra opinione che l’economia italiana sia in fase di graduale ripresa. L’effetto dell’eliminazione del superbonus sugli investimenti in aumenta a nostro avviso il rischio che la crescita trimestrale del 2° trimestre 2024 risulti leggermente inferiore allo 0,3% registrato nel 1° trimestre.