Commento relativo alle elezioni francesi
Il primo turno delle elezioni parlamentari francesi conferma che il partito di destra RN è in testa, mentre l’alleanza moderata Ensemble del presidente Macron è al terzo posto, come previsto dai sondaggi.
Il mercato sta reagendo positivamente a quello che sembra essere un vantaggio meno forte da parte del partito RN, che riduce il rischio di una maggioranza assoluta al secondo turno che si terrà il 7 luglio.
Il sistema francese a due turni rende difficile prevedere un risultato con un elevato grado di certezza in questa fase, ma se alla fine il RN avrà una maggioranza debole o un’assemblea divisa, ci ritroveremo con una posizione di governo debole. Riteniamo che un periodo di coabitazione con il partito RN che nominasse il primo ministro, porterebbe alla paralisi politica in Francia, o almeno a un rallentamento del processo decisionale politico.
Questa settimana sarà all’insegna dei giochi politici tra i partiti e probabilmente Macron cercherà alcune alleanze per formare una coalizione di lavoro, nel caso in cui l’Assemblea fosse divisa in tre parti dopo il secondo turno di domenica. Questo potrebbe essere il momento in cui il partito di Macron tenterà di ottenere un risultato machiavellico per trasformare la sua decisione di elezioni a sorpresa da un rischio avventato a una richiesta calcolata rivolta all’elettorato francese di maggiore sostegno e unità politica, facendo appello al voto di solidarietà contro i partiti estremisti.
In tutti gli scenari che si prospettano, non crediamo che la Francia si discosterà dai suoi vincoli di bilancio nei confronti dell’UE e quindi ribadiamo che i timori del mercato di politiche non ortodosse e di espansione fiscale siano esagerati. Questo potrebbe creare un’opportunità buy per l’azionario francese, dato il sell-off in vista dell’aumento dell’incertezza politica in uno dei principali Paesi membri dell’UE.
I settori che hanno ceduto di più, in particolare le banche, i servizi di pubblica utilità e i titoli delle infrastrutture, tipicamente più sensibili agli spread sovrani, saranno probabilmente più inclini a recuperare. Allo stesso tempo, gli investitori dovrebbero notare che le società francesi dell’indice CAC40 hanno una parte significativa dei ricavi generati al di fuori della Francia e dell’Europa, essendo generalmente grandi società multinazionali. Ciò evidenzia che il sell-off, sulla scia del rischio sovrano francese, potrebbe rappresentare un’opportunità di acquisto per i titoli azionari quotati sul mercato francese ma meno esposti alla Francia in modo specifico.
In definitiva, le elezioni parlamentari francesi fanno ulteriore luce sui potenziali rischi politici da tenere in considerazione in vista delle elezioni presidenziali francesi del 2027, nel caso in cui il partito RN continuasse a raccogliere un forte sostegno elettorale e Macron non avesse un candidato carismatico che per allora gli subentrasse”.